Vaccino: fondi al Lazio per la catena del freddo

Campagna vaccinale anti Covid. Il Lazio si prepara a organizzare la catena del freddo. Con l’assegnazione dei fondi ad Asl e ospedali per l’acquisizione di congelatori a 80 gradi sottozero, si dà il via al sospirato appuntamento di gennaio, che vedrà le fasce di popolazione più esposte al virus e più fragili aprire la strada all’immunizzazione di massa. Con la delibera 922 del 27 novembre, la direzione Salute e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio destina 618.556,95 euro, provenienti da erogazioni liberali di importanti industrie del territorio alle 6 Asl di Roma e provincia, rispettivamente agli ospedali San Filippo Neri, Sandro Pertini, Giovan Battista Grassi, San Paolo di Civitavecchia, San Giovanni Evangelista di Tivoli, ospedale dei Castelli. Seguono poi i nosocomi Fabrizio Spaziani di Frosinone, San Camillo de’ Lellis di Rieti, Santa Maria Goretti di Latina e Belcolle di Viterbo. Tra le aziende ospedaliere romane troviamo il San Giovanni Addolorata, il San Camillo, il policlinico Umberto I, Il Sant’Andrea, il policlinico Tor Vergata. Si va da importi minimi di 18mila ai 63mila euro, in base al numero di refrigeratori forniti. In una nota dello scorso 17 novembre, la struttura commissariale presieduta da Domenico Arcuri ha informato le regioni dell’acquisto dei vaccini, raccomandandone il mantenimento fino a sei mesi in celle frigorifere a 75 gradi sottozero. Le aziende stanno ora provvedendo a reperire idonei spazi mentre sarà attivata rapidamente l’acquisizione dei congelatori che saranno acquistati attraverso il mercato elettronico della pubblica amministrazione. Contestualmente, si stanno attivando tutti i controlli per scongiurare attacchi di hacker ai sistemi informatici delle società di distribuzione del vaccino. Secondo l’allarme diffuso da Ibm, i cyber criminali starebbero tentando di arrivare ai server che diffondono informazioni sulla distribuzione dei prodotti, così da poter ottenere quante più notizie possibile e usarle per turpi fini.