Covid Cure Subito
Dai rappresentanti del comitato “Covid Cure Subito – terapie appropriate e tempestive”, riceviamo e volentier pubblichiamo:
Covid quarta ondata: l’istantanea sulla diffusione della pandemia, segna una evidente recrudescenza dei casi in tutta Europa. Grazie alla efficace campagna di vaccinazione attuata in Italia, rispetto agli altri Paesi, i contagi seppur in risalita sembrano sotto controllo ma non si deve abbassare la guardia. Se, da un lato l’attenzione è rivolta alla fascia di popolazione ancora non vaccinata, circa 7 milioni di cittadini, dall’altro è innegabile che pesa sulle strategie di contrasto la cosiddetta “immunity waning” ovvero, il degradare dell’effetto immunizzante del vaccino. In questo quadro si inserisce il depotenziamento che il Servizio sanitario nazionale ha subito negli ultimi decenni, in cui le risorse si sono ridotte di ben 37 miliardi, con grave penalizzazione degli ospedali, molti dei quali soppressi o ridimensionati. Una ricerca del Censis del 2018 ha evidenziato il crollo del tasso dei ricoveri, con una media italiana dei posti letto per abitanti notevolmente inferiore ai Paesi Ue. Contestualmente, la sanità territoriale non è mai decollata mentre a livello romano, ha fortemente pesato la chiusura degli ospedali Forlanini e San Giacomo. I tagli lineari, nel tempo, hanno rappresentato una forte penalizzazione dell’offerta di salute rispetto alla domanda, fenomeno reso ancora più evidente nel corso della pandemia da Covid-19 in cui, sebbene confortati dal polo di riferimento dello Spallanzani, i cittadini romani bisognosi di assistenza hanno visto entrare in campo strutture di ricovero private oppure hanno dovuto subire la riconversione di interi reparti ospedalieri, con sospensione delle prestazioni per altre patologie, andando ad appesantire le già insostenibili liste di attesa. Se a ciò si somma il diffondersi della mutazione del virus Sars-Co-V2 nella variante delta – una delle 80 già identificate – che ha abbattuto le ottimistiche prospettive di eradicazione totale della malattia da coronavirus (cd immunità di gregge), il quadro non è dei più rassicuranti. Ė ormai assodato che la protezione contro le infezioni si riduce in maniera drastica dopo circa 5 mesi, soprattutto negli ultra 65enni e appare chiaro, come la sola vaccinazione non possa in alcun modo fermare la pandemia e scongiurare la malattia, sebbene in forma meno virulenta. Ė fuor di dubbio che si debba mettere in piedi una strategia vincente di contrasto alla pandemia che, pur ponendo quale primo strumento di contrasto la prevenzione vaccinale, faccia perno su cure appropriate e precoci, opportunamente validate e sostenute da eminenti pareri di esperti e scienziati di spicco, tra cui il presidente dell’Aifa Giorgio Palù, il direttore dell’Infettivologia dello Spallanzani Emanuele Nicastri e il direttore sanitario dello stesso Istituto Francesco Vaia. Ulteriori elementi, emersi da recenti interviste, possono supportare quanto asserito.
Manifesto CCS
Per le ragioni esposte, il Comitato Covid Cure Subito, rivolge alle Autorità competenti le seguenti istanze:
- Attuare pienamente quanto sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana, che prevede uguale accesso alle terapie per tutti i cittadini e che tutela appunto il diritto ad essere curati precocemente e correttamente;
- Rimuovere gli ostacoli di natura organizzativa e logistica che si frappongono all’utilizzo corretto e precoce della terapia salvavita ospedaliera prevista dalla determinazione della Regione Lazio G 12450 del 13/10/2021, riguardante il protocollo di somministrazione di anticorpi monoclonali in pazienti con Sars-CoV-2;
- Assicurare la rapida immissione in commercio delle terapie salvavita, come auspicato da illustri esperti e scienziati, a disposizione in Italia nella quantità di 50mila dosi, somministrandole in regime di farmaco sperimentale usabile in emergenza, in applicazione delle analoghe disposizioni utilizzate per i vaccini;
- Garantire, vista la situazione di emergenza sanitaria, l’uso anche domiciliare dei nuovi farmaciper terapia antivirale orale Molnupiravir della Merck Sharp & Dohme e Paxlovid della Pfizer, già positivamente validati e in grado di assicurare una notevole sicurezza terapeutica;
- Procedere all’immediato utilizzo del corpo centrale dell’ospedale Forlanini, nonché di altri ospedali chiusi (San Giacomo) o depotenziati (Nuovo Regina Margherita, ospedali provinciali) riconvertendo il primo a polo specializzato per la prevenzione, la cura, la riabilitazione (patologie da Long Covid) della malattia da coronavirus, eleggendo il medesimo a Centro specializzato per la somministrazione degli anticorpi monoclonali salvavita e individuando gli altri quali presidi territoriali;
Consapevoli che, ritardare oltremodo la possibilità di attuare al più presto quanto indicato dai protocolli relativi alle terapie salvavita in oggetto, sarebbe da considerarsi realisticamente una vera omissione terapeutica, confidiamo in una positiva considerazione delle istanze elencate e restiamo a disposizione per qualsiasi tipo di collaborazione. Obiettivo primario di quanto sollecitato, dovrebbe essere la programmazione di interventi dilatati nel corso dei prossimi dieci anni, per stabilizzare la patologia da Covid-19 quale malattia endemica, prendendo in carico i pazienti anziani e fragili, con comorbidità, esposti a rischio di complicanze gravi attribuibili al virus. Nessuno deve restare solo e privo di assistenza.
Nella foto: interno di ospedale – Miniatura di scuola ferrarese secolo XV, Firenze, Biblioteca Laurenziana