A Colleferro piovono calcinacci, l’Ugl attacca
“Le strutture sanitarie del Lazio sono vittime dell’incuria. Ė necessario che i responsabili si attivino con immediati sopralluoghi, per scongiurare eventuali pericoli”. Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano e il segretario provinciale di Roma Valerio Franceschini, che si soffermano a esaminare le criticità che la sanità del Lazio manifesta, specialmente in provincia. Ogni giorno sotto gli occhi di tutti si evidenziano i punti di debolezza del servizio sanitario regionale, secondo Giuliano e Franceschini che attaccano: “le difficoltà riguardano il personale, numericamente insufficiente per garantire standard qualitativi di assistenza adeguati e le strutture, gravemente deficitarie a causa della mancata manutenzione. Negli anni – continua il comunicato – la miopia politica e istituzionale ha portato alla chiusura di tanti ospedali e quelli che sono aperti sono spesso vittime dell’incuria”. Le condizioni dell’ospedale di Colleferro sono state rese note al sindacato grazie a una segnalazione. Sul territorio si muovono alcuni comitati di cittadini particolarmente attivi nel denunciare le carenze della sanità pubblica. “Ci è stata segnalata la caduta di calcinacci a ridosso della postazione dell’Ares 118, con il rischio di investire gli operatori sanitari in servizio, mettendo in pericolo la loro incolumità”. Il caso non sarebbe nuovo per la struttura, in cui poche settimane fa si verificò un altro cedimento, con materiale che colpì l’auto di un dipendente. Per questo Giuliano e Franceschini chiedono alla direzione della Asl Roma 5 “un intervento urgente per la verifica e le manutenzioni idonee”. Il segretario Ugl e il collega della provincia non mancano di chiamare in causa la Regione Lazio, sollecitando i responsabili del patrimonio a “predisporre adeguati sopralluoghi presso l’ospedale di Colleferro e tutte le strutture del territorio per certificarne sicurezza e agibilità”, conclude la nota Ugl. (Nella foto: ospedale di Colleferro)