Abbandono neonati: serve informazione
Sta bene Lucas, il neonato di Aprilia affidato a una struttura protetta
Non ha smesso mai di sorridere Lucas. Lo hanno chiamato così, medici e infermieri dell’ospedale “Città di Aprilia” che lo hanno trovato nei locali del pronto soccorso la sera del 26 gennaio, intorno alle 19:30. Lasciato solo da una mamma che, forse in preda alla disperazione, lo ha affidato alle loro cure. Ė successo tutto in un attimo: la donna ha riferito di andare in bagno, il passeggino con il bimbo tra i sei e gli otto mesi di vita è rimasto lì, abbandonato davanti ai locali del triage e soltanto grazie all’intervento di una infermiera del 118, Lucas è stato preso in affidamento. Immediati i controlli di rito, il contatto con la direzione sanitaria dell’ospedale, la chiamata ai carabinieri del reparto territoriale competente che hanno attivato la Procura di Latina. Altrettanto tempestivo il coinvolgimento dell’amministrazione comunale della città di Aprilia che, con il sindaco Lanfranco Principi e l’assessore ai Servizi sociali Veronica Napolitano, ha seguito fin dal primo istante tutte le procedure per l’affidamento a una struttura protetta. Si spera che, attraverso le telecamere dell’ospedale si riesca a individuare la persona che ha lasciato il passeggino incustodito, una donna che indossava una mascherina, quasi sicuramente la mamma del piccolo. E scatta la solidarietà anche da parte delle istituzioni di Latina, città capoluogo di provincia, in cui i consiglieri del comune guidato dal medico Matilde Celentano, presenteranno una mozione – chiedendo la più ampia condivisione – affinché l’amministrazione si impegni a far realizzare nella locale Asl, una culla termica salva vita, in grado di accogliere i neonati, garantendo l’anonimato alla mamma. Si spera anche in una azione di informazione e coinvolgimento delle donne in difficoltà in tutto il territorio regionale, rappresentando tutte le opzioni garantite per il benessere della propria salute e quella del nascituro. Un’opera che l’amministrazione comunale della città pontina ha intrapreso da tempo e che i consultori dovrebbero incentivare, se solo fossero in numero sufficiente e con adeguate risorse umane.