Agli Ifo di Roma un super esperto di polmoni
L’oncologia medica due dell’Istituto dei tumori Regina Elena di Roma, struttura amministrata dagli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (Ifo), si arricchisce di una nuova professionalità. Si tratta di Federico Cappuzzo, specialista di grande esperienza, anche in ambito internazionale, nel campo dei tumori polmonari. Nato a Palermo nel 1968, si laurea In Medicina e Chirurgia a 24 anni con il massimo dei voti. Dopo la specializzazione, tra Milano, Parigi e gli Usa, dove si perfeziona con i più blasonati esperti, fautori dell’innovazione nelle terapie oncologiche, si trasferisce all’Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano, diventando presto un punto di riferimento per la cura delle neoplasie polmonari, specie per quanto attiene alle terapie innovative. Tale esperienza gli vale la nomina a membro della Società di Oncologia Medica italiana, per poi arrivare a quella europea e infine americana. Dal 2004 fa parte della International Association for the study of Lung Cancer (IASLC), l’unica organizzazione globale dedicata allo studio del cancro al polmone. Ha lavorato inoltre alla Humanitas, alla Ausl di Bologna e ha ricoperto incarichi apicali a Livorno e Ravenna, dove ha diretto il dipartimento onco-ematologico della Ausl di Romagna. Arriva all’ospedale di Mostacciano come vincitore di concorso pubblico. “A Ravenna lascio una struttura di eccellenza, con colleghi e compagni di lavoro eccezionali” ha dichiarato lo specialista. “Fare esperienza a Roma per me rappresenta motivo di crescita professionale, soprattutto perché agli Ifo avrò la possibilità di coniugare l’attività clinica alla ricerca, collaborando con professionisti di altissimo livello”. Accogliendo “un oncologo tra i massimi esperti internazionali nei tumori polmonari”, il direttore generale Francesco Ripa di Meana ha sottolineato “l’importante ruolo nel complessivo rilancio dell’Istituto” che Cappuzzo si appresta a rivestire, considerati “i progetti già avviati che qui troveranno la loro maturazione”, con la possibilità “di avviarne ulteriori a livello internazionale in collaborazione con i colleghi romani”, ha dichiarato il neo direttore. Punto nodale della sua attività saranno le terapie strategiche e innovative, facilitate dall’impiego di strumenti all’avanguardia e tecnologie digitali.