Aids, strategie per un’insidia mai cessata
Hiv, stringenti strategie per contrastare il significativo aumento di nuove infezioni. All’Istituto Dermatologico Irccs San Gallicano sono stati illustrati i più avanzati metodi di contrasto all’infezione da virus che induce alla patologia dell’Aids il 4 luglio scorso, nel Focus “Dalla precocità della diagnosi al governo clinico”, inserito nel programma nazionale di educazione medica permanente del ministero della Salute. Se negli ultimi 15 anni la morbosità e la mortalità Hiv-associata è stata drasticamente ridotta dall’introduzione di sempre più efficaci terapie antiretrovirali di combinazione (cART), ciò non è avvenuto per le nuove infezioni che fanno invece registrare un significativo aumento soprattutto in alcune popolazioni a più elevato rischio di contagio a trasmissione sessuale. Particolare attenzione perciò è stata riservata alla “ottimizzazione dello screening del rischio sessuale”, considerato che un’elevata proporzione di persone infette è inconsapevole, generando un aumentato rischio di ulteriore diffusione del virus. Per questa ragione migliorare lo screening Hiv anticipando la diagnosi e portando una quota sempre maggiore di persone a rischio sessuale ad effettuare il test, rappresenta oggi una priorità che la maturazione dell’epidemia pone ai clinici e agli esperti di salute pubblica. Per quanto attiene alla sostenibilità dei costi per le terapie, in costante crescita, si stanno studiando percorsi assistenziali sempre più sostenibili, che possano assicurare un appropriato accesso alle cure per tutti, il più equo ed esteso possibile. Sotto la lente d’ingrandimento di esperti e specialisti, è il controllo di quei fattori di rischio di malattia cronica e di neoplasia già presenti nell’individuo sano e che nei pazienti HIV che invecchiano risultano avere un ruolo amplificato. Un ulteriore ausilio nella lotta alla patologia è offerto dal collegamento a Skype – il sistema di conversazione telefonica attraverso la rete – del numero verde anti Aids dell’istituto superiore di sanità, attivo dal 1 luglio. Dopo 27 anni, 730 mila chiamate e 2 milioni di domande poste sull’Hiv, il call-center si avvicina ancora di più al mondo dei giovani e degli internauti, con questo servizio anonimo e gratuito, attivo dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 18 e, con Skype il lunedì e giovedì dalle 12 alle 17 con possibilità di ricevere chiamate da ogni parte del mondo. Medici, esperti e psicologi risponderanno ai quesiti in italiano, francese, inglese e portoghese.