La recente analisi del Censis sulla spesa sanitaria privata in Italia, che ha registrato un aumento del 23% negli ultimi dieci anni (2013-2023), fornisce uno spunto di riflessione importante sulla situazione attuale della nostra sanità. Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, per voce del Presidente Karin Saccomanno e del Direttore Generale Giovanni Onesti, intende evidenziare come questo fenomeno non debba essere visto come un segnale negativo, tutt’altro! Rappresenta invece un indicatore della reale capacità del sistema sanitario privato di rispondere alle crescenti esigenze dei cittadini. In un contesto in cui il 62,1% degli italiani ha dichiarato di aver dovuto rinviare una visita medica a causa delle lunghe liste di attesa nel Servizio Sanitario Nazionale, è evidente che la sanità privata rappresenta una risposta concreta, indispensabile e necessaria. La crescita della spesa verso il privato testimonia il crescente ricorso a strutture e professionisti qualificati, che offrono tempi di attesa ridotti, efficienza e un alto livello di prestazioni. Questo non è in contrasto con il sistema pubblico, ma piuttosto va visto come un indispensabile supporto al medesimo. “Il privato non è e non sarà mai un ostacolo per la sanità pubblica. Al contrario, è un alleato che consente di alleggerire il peso delle strutture pubbliche e di affrontare le lacune esistenti, come le famose “bibliche” liste di attesa. È fondamentale, naturalmente, che il sistema sanitario pubblico affronti un indispensabile percorso di risalita in termini qualitativi, per garantire, a tutti i cittadini, il diritto alla salute, riducendo i disagi e migliorando l’accesso alle cure”, affermano Karin Saccomanno e Giovanni Onesti. Il rapporto Censis evidenzia, infatti, che il 78,5% degli italiani teme di non poter contare sulla sanità pubblica in caso di problemi di salute. Questo dato sottolinea l’importanza di supportare, da parte della politica, fino in fondo, la sanità privata, non solo per alleviare le pressioni sul sistema pubblico, ma anche per garantire una maggiore sicurezza ai cittadini. La sanità privata, infatti, offre non solo tempistiche più rapide, ma anche la possibilità di accedere a strutture con professionisti altamente qualificati, le cui prestazioni si rivelano fondamentali per affrontare le esigenze di salute in un paese che sta vivendo sfide sempre più complesse. «Noi di Aisi riteniamo senza mezzi termini che la politica debba supportare attivamente la sanità privata, riconoscendo il suo ruolo complementare e di supporto al sistema pubblico. L’obiettivo deve essere quello di garantire un sistema sanitario robusto, che combini l’efficienza e la rapidità del privato con l’accesso universale e la ritrovata solidità del pubblico, per offrire risposte tempestive e di qualità a tutti i cittadini”, concludono Saccomanno e Onesti.

 

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