Al Mauriziano si misura la radiazione
A Torino i dati inseriti nei referti dopo esami di diagnostica strumentale. Recepita una direttiva Ue
Quanto siamo radioattivi dopo un sofisticato esame diagnostico? Ce lo chiede l’Europa. Così, dal 2018, in ossequio alla direttiva del 2013 emanata dalla “Europeanatomic Energy community”, tutti i servizi di diagnostica per immagini dovranno inserire nel referto consegnato al paziente, la quantità di radiazioni assorbite, che negli ultimi 30 anni grazie alle tecnologie avanzate è più che raddoppiata. Una Tac, ad esempio, è pari a 250 radiografie al torace. Ad adeguarsi subito è stato l’ospedale Mauriziano di Torino e presto saranno istituiti registri regionali e nazionali con la raccolta dati sulle dosi erogate per singolo paziente.