I cittadini vogliono sapere, vogliono prevenire, vogliono prestare cura nel migliore dei modi. Per questo, la XXX Giornata mondiale dell’Alzheimer sta dispiegando i suoi effetti, legati alla sensibilizzazione della comunità da molti giorni, per arrivare al 21 settembre con qualche certezza in più. Ha esordito Roma Capitale, il 18 settembre, con il convegno nella sala della Protomoteca del Campidoglio “Nuove opportunità nelle cure della demenza”, promosso dalla associazione ‘Alzheimer uniti Roma APS’, in campo nella battaglia contro la patologia da 25 anni e dall’assessorato capitolino alle Politiche sociali. Nel corso dell’evento, è stata presentata dal commissario per le persone scomparse Maria Luisa Pellizzari, una brochure, predisposta dalla prefettura di Roma, in collaborazione con la stessa associazione, che sarà distribuita in tutto il territorio. L’opuscolo contiene essenziali e utili consigli destinati ai familiari dei malati, ai professionisti sanitari e ai cittadini, in sintesi: cosa fare, come comportarsi in caso di scomparsa di una persona affetta da danno cognitivo, sindrome di Alzheimer o altre disabilità e la raccomandazione di rivolgersi subito, in tali casi, al Numero unico di emergenza 112. Altre interessanti iniziative nella provincia di Roma. Ad Albano, per sensibilizzare sulla importanza dell’allenamento cognitivo e della socialità nella prevenzione dell’Alzheimer, all’interno dell’ospedale Regina Apostolorum è stato avviato un percorso di prevenzione per avvicinare pazienti e familiari al gioco degli scacchi. “Tale pratica ha caratteristiche che la rendono particolarmente adatta, con beneficio in termini di apprendimento, ragionamento astratto, autocontrollo e risoluzione dei problemi” ha spiegato Domenico Mele, neurologo del nosocomio, chiarendo che il gioco degli scacchi “Aiuta a tenere attivo il cervello anche in età anziana e può rimandare anche di 5 anni l’esordio della malattia e la progressione della stessa”. Altro evento da segnalare, la presentazione, a Monte Compatri del libro “Cuori di pezza”, scritto dalla psicologa, nativa del luogo, Sara Tomai – edizioni Di Leandro. Anche qui, nel corso di un convegno promosso dal Comune, assessorato ai Servizi sociali, che vede la partecipazione di numerose personalità delle istituzioni, esperti del settore – tra cui la psicologa Patrizia Pisano, responsabile del Piano di zona della Asl Roma 6 distretto 1 – sarà illustrata da Concetta Mina, neurologa presso il policlinico Umberto I di Roma, l’importanza della socialità nel paziente con demenza. La dottoressa narrerà la propria esperienza di organizzatrice di un caffè-Alzheimer, un progetto nato nel 2008 grazie alla associazione SOS Alzheimer, che mette in rete diversi soggetti, offrendo uno spazio a pazienti e familiari per attività di intrattenimento e riabilitazione cognitiva e motoria.

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