Alzheimer, risorse in tutto il Lazio
Linee guida per interventi strutturali sull’Alzheimer. Sono inserite in un provvedimento regionale, la cosiddetta determinazione numero 8785 del 12 dicembre 2012, con cui si delineano modalità di erogazione, ripartizione dei fondi e indicazioni per l’organizzazione delle strutture deputate all’assistenza ai malati e alle famiglie. Nel Lazio sono circa 33 mila i malati di Alzheimer e nei prossimi venti anni, secondo una stima, i casi raddoppieranno. La patologia neurodegenerativa è insidiosa e coinvolge l’intera famiglia ma i fondi stanziati dalla Regione Lazio potrebbero in parte alleviare tale sofferenza. La cifra complessiva stanziata supera i 7 milioni di euro (7.026.285,72) ed è frutto di varie provvidenze provenienti, in parte da fondi ministeriali per la non autosufficienza e per progetti sperimentali, recepiti con la delibera di giunta regionale 504 approvata nell’ottobre dello scorso anno. Tale provvedimento delinea la “creazione di una rete di servizi e interventi socio-assistenziali integrati rivolti alle persone affette da malattia di Alzheimer e loro familiari”. Nel documento di programmazione è prevista la creazione di servizi di assistenza domiciliare e semiresidenziale (centri diurni), posti di sollievo (letti ad hoc per accogliere temporaneamente i pazienti), la formazione continua degli operatori e il coinvolgimento dei familiari attraverso l’informazione e la condivisione delle esperienze. I fondi arriveranno ai comuni che, d’intesa con i distretti socio-sanitari organizzeranno i servizi, gestiti in un ambito “sovra distrettuale” per realizzare economie di scala. A Roma capitale viene assegnato il 40% delle risorse disponibili (2.810.514,72) mentre la quota restante di 3.815.771 viene ripartita tra la provincia e i capoluoghi regionali: Rieti (400.000), Viterbo (515.592), Latina (742.959), Frosinone (756.734), i territori gestiti dalle Asl Roma F (403.378), G (622.187), H (696.682) e Fiumicino (78.240), afferente alla Asl Roma D. Un supporto importante a tali disposizioni è stato offerto dalla legge regionale numero 6 del 26 aprile 2012 “Piano regionale in favore dei soggetti affetti da malattia di Alzheimer-Perusini e altre patologie neurodegenerative”, una sorta di legge-quadro che ha fornito gli indirizzi generali per la riorganizzazione di tutta la rete dei servizi. Diagnosi tempestiva, percorsi terapeutici riabilitativi e assistenziali, una banca dati costantemente aggiornata, servizi di assistenza domiciliare specializzata, in collaborazione con i medici di famiglia, le unità valutative Alzheimer, i centri diurni, possibilità di una assistenza differenziata in base alle esigenze dei soggetti, il controllo di qualità ed efficacia dell’assistenza sono i capisaldi della normativa. A tutt’oggi, la delibera 504 del 2012, da cui è scaturita la determinazione 8785 di cui sopra, è al vaglio della Corte dei Conti.