Ambulatori “Med”, la Regione ci riprova
Cambia il nome ma la sostanza è la stessa: realizzare un percorso di assistenza diversificato. Nel pronto soccorso di tredici ospedali sono attivi, dal 23 aprile in via sperimentale, gli ambulatori “Med”, strutture gestite dai medici di medicina generale che dovrebbero velocizzare l’assistenza e migliorare l’appropriatezza delle prestazioni per i pazienti che si presentano con patologie di minore gravità. In locali attigui al pronto soccorso, i medici di famiglia prestati all’ospedale saranno presenti 7 giorni su 7, dalle 8 alle 20. Bollati dai colleghi dell’emergenza ospedaliera come “esperimento senza logica, la cui spesa grava sulle tasche dei cittadini, senza incidere più di tanto sulla ressa nel pronto soccorso”, i cosiddetti ambulatori veloci secondo Pierluigi Bartoletti, segretario Fimmg – il sindacato più rappresentativo dei medici di medicina generale – rappresentano invece “un progetto che viene da lontano e guarda lontano, volto a sviluppare una moderna medicina del territorio, attraverso una robusta rete assistenziale”.
Nelle intenzioni dei vertici regionali l’accordo siglato con i camici bianchi è teso a realizzare, tra l’altro, “una maggiore integrazione tra ospedale e territorio, favorendo il coinvolgimento e la valorizzazione delle c.d. unità di cure primarie (strutture nate di recente con la riconversione degli ospedali chiusi, ndr) ed evitare il sovraffollamento dei pronti soccorsi ospedalieri”. Inaugurata lo scorso gennaio, con la denominazione “ambulatori blu percorso veloce influenza” l’iniziativa, secondo i medici dell’emergenza attivi nei nosocomi romani ha visto uno scarso numero di accessi, accessi che, per i sostenitori del progetto, sarebbero stati drenati grazie all’assistenza “on call”, una centrale telefonica – contattabile componendo il numero 0658702464 – collocata presso l’ospedale Forlanini che, in simultanea al lavoro degli ambulatori Med, dà informazioni sui punti di primo soccorso dislocati nei vari municipi di Roma e nel territorio regionale.
Il progetto “ambulatori veloci Med” si concluderà il 23 aprile 2013 e vede coinvolte 13 strutture ospedaliere regionali: i policlinici Umberto I e Tor Vergata, le aziende ospedaliere Sant’Andrea, San Giovanni Addolorata, San Camillo Forlanini, le Asl romane B, C, D, E con i rispettivi ospedali (Pertini, Sant’Eugenio, Grassi, Santo Spirito) la F con l’ospedale San Paolo di Civitavecchia e gli ospedali riuniti di Anzio-Nettuno, la Roma H, le Asl di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo.