Ambulatorio Pascarella: cittadini e operatori contro la chiusura

Hanno riempito tutto il viale nei pressi di Porta Portese, storico mercato delle pulci di Roma, per difendere il proprio diritto alla salute e sollecitare la Regione Lazio a scelte razionali. “Forlanini, Forlanini” scandivano in coro centinaia di cittadini perché dalla protesta – oltre alla denuncia per la chiusura di un presidio fondamentale per gli utenti della Asl Roma D residenti a Trastevere e Monteverde – è scaturita una proposta: riattivare gli immensi spazi vuoti dell’ex sanatorio a pochi chilometri di distanza per i servizi territoriali. La storia va avanti da anni, causa una prescrizione dei vigili del fuoco che impone la messa in sicurezza dei locali affittati dall’Enpaia per il rispetto delle norme antincendio. L’atavica mancanza di fondi della sanità non ha consentito alla Roma D di procedere all’adeguamento e a farne le spese sono operatori e cittadini. Non solo per la mancata assistenza, anche per il cospicuo canone annuale, che ammonta a circa 650 mila euro. Il municipio XVI, competente per territorio, ha rivolto una mozione alla presidente della giunta regionale Renata Polverini affinché metta a disposizione i locali inutilizzati del Forlanini, pubblici e gratuiti, per far fronte alla chiusura del Poliambulatorio e degli uffici amministrativi aziendali. Una delle soluzioni prospettate dalla direzione aziendale, consisterebbe infatti nel frammentare i servizi sul territorio, portando gran parte degli ambulatori presso il decentrato policlinico Portuense, a Casetta Mattei, di proprietà del gruppo Sanigest, che ha una gestione c.d. di partenariato pubblico-privato con la Roma D.

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