Promuovere interventi di bonifica, sviluppare una più attenta e capillare linea di prevenzione, portare a fuoco gli aspetti legali del problema, ulteriormente ingigantito dall’uso dell’uranio impoverito, non soltanto nello scenario di guerra ucraino, ma anche in tempo di pace. Sono questi gli obiettivi che i prefigge il convegno organizzato dall’Osservatorio nazionale amianto (Ona), ospitato in Campidoglio, Sala Laudato si’. Un evento di alto livello, fortemente voluto dal presidente dell’Ona Ezio Bonanni, con specialisti e studiosi dei vari settori coinvolti nella materia, un confronto che riporta al centro dell’attenzione un problema sul quale si lavora da tempo, ma senza ottenere risultati soddisfacenti. “Le amministrazioni devono poter fare di più – esorta Fabrizio Santori, consigliere dell’Assemblea capitolina – solo nel 2023 il Lazio ha contato ben 500 morti dovuti alle varie patologie legate al contatto con l’amianto e sono oltre cento le scuole romane dalle quali deve ancora essere rimosso”. Sono anni ormai che il consigliere della Lega si batte contro l’inerzia delle istituzioni, così come sono numerose le richieste di Santori affinché gli edifici comunali dove ancora il materiale è presente vengano bonificati. A tutt’oggi i risultati sono scarsi e il consigliere sollecita altresì la Regione Lazio, affinché sia potenziato il servizio del laboratorio di igiene industriale, centro di riferimento regionale amianto della Asl di Viterbo, la struttura tecnico-scientifica a supporto delle attività di prevenzione dell’intero territorio del Lazio. L’appuntamento è in Campidoglio, 8 luglio ore 9 – 13:30 Sala Laudato Si’ del Palazzo Senatorio.

 

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