Anaao San Camillo: “Contro il sovraffollamento servono almeno 100 posti letto in piu’”

SOCCORSI ROMA A RISCHIO, AMBULANZE FERME IN OSPEDALILa Regione Lazio risponde al grido d’allarme dei medici del San Camillo invertendo la rotta: 18 posti letto in più per la medicina e 120 assunzioni entro breve. In controtendenza, dopo 8 anni di tagli lineari. L’impegno del presidente e commissario ad acta Zingaretti potrebbe però non essere sufficiente per risolvere gli annosi problemi del grande ospedale romano. In una conferenza stampa del 15 gennaio, i camici bianchi aderenti al sindacato Anaao Assomed, pur apprezzando “i timidi segnali” provenienti da via Cristoforo Colombo, ritengono che “per ridare ai cittadini l’accesso a cure efficaci nel rispetto della dignità della persona”, di letti ne servirebbero almeno 100 con 200 nuove unità di personale, tra medici e infermieri. Il quotidiano fenomeno del sovraffollamento “non un evento eccezionale o occasionale” non dipende come sostenuto dagli amministratori “da carenze dell’assistenza territoriale ma dal costante depauperamento degli ospedali pubblici” che hanno perso, negli anni, 3600 posti di ricovero mentre “permangono nel Lazio 41 piccole strutture con meno di 120 letti che ne assorbono 2244 per le acuzie”, è riportato in una nota del sindacato e si è passati in pronto soccorso da attese di 24-36 ore del 2008 a più di 72 dei nostri giorni. Il tutto con una perdita di produttività, come avvenuto al San Camillo, e un paradossale aumento dei costi medi per il ricovero del 52 per cento in meno di dieci anni. Le carenze strutturali sono riferite alla mancanza di centri di ricovero per anziani con patologie plurime e complicate. I dirigenti sindacali affondano poi la lama in un’altra ferita: il blocco dell’attività programmata che durerà ancora qualche giorno. Rassicurazioni sono arrivate dal direttore generale Antonio D’Urso, che ha manifestato la volontà di rilanciare il San Camillo attraverso miglioramenti strutturali, organizzativi e una politica di assunzioni che, in carenza di risorse economiche, non può che essere affidata all’aumento della produttività aziendale.

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