Anagni, una lunga storia di sanità sofferta. Nella città dei papi la scure dei tagli lineari, negli anni passati, si è abbattuta con una inusuale virulenza, privando un territorio di 80mila residenti del pronto soccorso ospedaliero e di tutte le specialità che facevano dell’efficiente nosocomio un punto di eccellenza,  in un territorio che presenta molte criticità. Un casello autostradale, la ferrovia, numerose fabbriche e un elevato tasso di inquinamento, emergenze a cui oggi si potrà rispondere, grazie all’impegno assunto dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che nello scorso mese di maggio ha sottoscritto un documento formale per riattivare il punto di primo intervento e il reparto di oncologia. Una rinascita a lungo attesa, che prende quota nel 2020, quando l’allora consigliere regionale, oggi assessore all’Urbanistica Pasquale Ciacciarelli, in un sopralluogo nel nosocomio depotenziato, constatò quanto fosse importante far ripartire il presidio. E oggi, la svolta della Regione Lazio, consentirà entro tempi ragionevoli di ricominciare dall’ospedale di Anagni e dai servizi dell’area nord della provincia di Frosinone. L’amministrazione regionale vuole imprimere un cambio di rotta, mettendo al centro la sanità territoriale in province i cui presidi sono stati a mano a mano privati di funzioni indispensabili. E l’attenzione per il territorio frusinate non si esaurisce soltanto con i servizi sanitari destinati alla cura. L’11 settembre è stato inaugurato il nuovo parco multivalente realizzato nel quartiere di Osteria della Fontana, un’opera che vede la dotazione di un campo polivalente adatto a svariate discipline sportive, tra cui il calcio a cinque, il basket e la pallavolo. Anche gli anziani avranno uno spazio a loro destinato, in un’area verde “con cui si concretizza il riscatto e la riqualificazione dell’intero quartiere – ha dichiarato in una nota lo stesso assessore Ciacciarelli – da me sostenuta fin dalla precedente legislatura, grazie al finanziamento di 265 mila euro. Si concretizza così, una risposta di civiltà riqualificando un luogo lasciato al degrado e all’abbandono che diventa modello di riferimento per la rinascita delle periferie”. Un progetto su cui la Regione Lazio mette il proprio imprinting, grazie anche al sostegno dei consiglieri comunali della città Antonio Necci e Guglielmo Vecchi, dell’assessore Vittorio D’Ercole e del sindaco Daniele Natalia, a cui va il particolare ringraziamento dell’esponente leghista.

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