Antenna 5G a Carchitti: si teme per la salute pubblica

Un mostro di 37 metri sta per essere installato a Carchitti, un tranquillo centro nel territorio di Palestrina, noto per la coltivazione delle fragole. Si tratta di una ingombrante, e forse poco salutare, antenna telefonica per implementare il cosiddetto sistema “5G” contro la cui collocazione si sono mobilitati i residenti della tranquilla frazione, poco più di 2000 anime, che chiedono di scongiurare l’installazione nel cuore dell’abitato, accanto a siti con un’alta frequentazione umana come scuole, parchi giochi, centri anziani e sociali. Inutile sottolineare, che si teme per possibili conseguenze sulla salute dei cittadini. Nel corso dell’animata seduta del Consiglio comunale straordinario convocata a Palestrina l’11 marzo, con ordine del giorno “Sospensione immediata dei lavori per l’installazione di un’antenna 5G in località Carchitti – via Lago di Levico e lo spostamento della stessa in un luogo più idoneo, privo di densità abitativa e ad una distanza appropriata dalle abitazioni e dai luoghi di maggiore frequenza sociale (scuole, parchi giochi, centri anziani e sociali)”, è salita forte la voce degli oppositori al progetto, tra cui il gruppo consiliare del Pd e i rappresentanti del comitato “No all’antenna 5G a Carchitti”. Stigmatizza la bocciatura del provvedimento in una nota, il consigliere comunale di Palestrina Manuel Magliocchetti, che ha definito quella del 5G una installazione vergognosa. “Ancora una volta la deliberazione è stata bocciata e le esigenze dei cittadini sono state ignorate e derise – spiega – come sempre ci abbiamo messo la faccia, per rappresentare una parte consistente di abitanti che stanno lottando con forza per dire no all’antenna al centro del paese, ma non ci è stato permesso”. L’esponente del Pd critica anche la poca trasparenza adottata nei confronti degli intervenuti: “Ci è stata anche negata la possibilità di trasmettere in diretta il nostro intervento, che è stato definito populista e di poca importanza – attacca il consigliere – non ci accontenteremo del ‘male necessario’ come lo ha definito il sindaco e continueremo a lottare per un sito alternativo. I cittadini di Carchitti hanno il diritto di essere ascoltati e le loro istanze meritano di essere prese sul serio”. A suffragio di tale affermazione, Magliocchetti rende noto il lusinghiero risultato della petizione proposta all’amministrazione comunale di Palestrina: “Sono state raccolte più di cinquecento firme – incalza – e non ci fermeremo. Dimostreremo a tutti i cittadini che noi ci siamo, insieme al comitato cercheremo tutte le strade che ci consente la legge per opporci a questa installazione vergognosa”. E ora il confronto si sposta il 14 marzo alla Regione Lazio, data di convocazione della commissione “Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione” presieduta da EnricoCavallari. In tale sede, saranno auditi sul tema il sindaco di Palestrina Mario Moretti, un rappresentante della Iliad, società di telecomunicazioni interessata all’impianto e il portavoce del comitato “No antenna” Paolo Cirillo, che attende da tempo di essere ricevuto dal primo cittadino, a cui proporrà lo spostamento dell’installazione in un luogo di minor impatto. Dovrà scontrarsi con le motivazioni addotte da Moretti, che sostiene di essere vincolato al rispetto di una legge statale che “depotenzia i sindaci nella possibilità di gestire liberamente i processi legati allo sviluppo delle infrastrutture digitali”, che ha consentito all’amministrazione di concludere il provvedimento autorizzativo. Per la comunità quindi, si profila la strada del ricorso giurisdizionale.