Aodi, Amsi: “Auguri e dialogo per la sanità e la pace”
Il presidente dei medici stranieri auspica una svolta per facilitare i professionisti nel Ssn
“Congratulazioni e buon Lavoro all’On. Giorgia Meloni e a tutti i ministri. Urge una svolta in sanità, immigrazione e cooperazione internazionale e l’impegno a favore della pace e contro le guerre”. Ė questo l’augurio che Foad Aodi, presidente Amsi (Associazione medici stranieri in Italia) e Uniti per unire rivolge al nuovo esecutivo. E non è l’unico. Aodi si rivolge al neo ministro della Salute Orazio Schillaci a cui chiede di riaprire il dialogo con i medici e professionisti della sanità italiani e stranieri. “Urge una strategia e programmazione per colmare la carenza di medici specialisti e infermieri e intensificare l’internazionalizzazione del Servizio sanitario nazionale”, si esprime il presidente. “Urge intensificare il dialogo a favore della pace in Ucraina, Terra Santa e tra palestinesi e israeliani, fermando tutte le guerre dimenticate”. L’auspicio delle associazioni straniere è per la valorizzazione, la collaborazione con il loro mondo, con il mondo delle professioni e con il mondo della sanità “che negli ultimi anni è stato quasi azzerato da parte dei governi precedenti penalizzando competenze ed eguaglianza”, si esprime il professore in un comunicato. “Noi conosciamo e apprezziamo la presidente Giorgia Meloni e numerosi ministri del suo esecutivo; abbiamo già apprezzato la loro competenza e sensibilità al dialogo e alla collaborazione congiunta per l’interesse comune”. L’auspicio di Amsi quindi, è di riaprire il dialogo con i medici e professionisti della sanità stranieri e italiani, specie su quelle che sono le maggiori criticità. ”Urge una strategia per colmare la carenza di medici e infermieri e intensificare l’internazionalizzazione del Ssn come già ha fatto l’Università Tor Vergata in collaborazione con Albania e numerosi paesi stranieri – sottolinea il comunicato – in alcune regioni, causa incomunicabilità, siamo al punto zero nelle soluzioni per quanto riguarda la carenza di medici e infermieri. Soprattutto per quanto attiene all’obbligo di cittadinanza italiana per sostenere i concorsi pubblici per i medici stranieri”. Secondo Aodi occorre superare individualismi e divisioni tra professionisti della sanità, per arrivare a soluzioni comuni, nell’interesse di tutti. (Nella foto: il ministero della Salute)