Aodi, Amsi: “I medici stranieri in aiuto al Ssn”
Il 30% di professionisti arriva dall’estero, il 40% di italiani chiede di trasferirsi
un bilancio nel complesso positivo, quello tracciato dal network delle associazioni che raggruppano medici e professionisti sanitari stranieri operanti in Italia – Amsi, Uniti per unire, Unione medica euromediterranea – relativo al benefico apporto di camici bianchi provenienti dall’estero, che hanno evitato la chiusura di più di 250 servizi e presidi sanitari pubblici e privati in tutta Italia. Una fotografia dell’anno 2022, che il presidente Foad Aodi commenta così: “Grazie all’aumento del 30% della presenza di professionisti della salute di origine straniera, è stata assicurata l’attività di oltre 250 tra poliambulatori di medicina generale e pediatrica, dovuta all’applicazione di due norme, il decreto ‘Cura Italia’ e le disposizioni per i medici ucraini, norme che hanno velocizzato il riconoscimento dei titoli”, chiarisce il professore. Molte le regioni interessate: Sicilia, Sardegna, Veneto, Lombardia, Umbria, Lazio, Calabria, Puglia, Molise. Ma si assiste anche al fenomeno inverso: la richiesta del 40% di medici e infermieri italiani per andare a lavorare fuori dall’Italia, mete di preferenza i Paesi della Ue e quelli arabi. Alla base di tale esodo le condizioni della sanità italiana, argomento tristemente noto a tutti e la possibilità di retribuzioni migliori superando i nostri confini. Molte delle responsabilità, per il presidente dell’Associazione dei medici stranieri in Italia, sarebbero da attribuire alla politica che non avrebbe ascoltato i suggerimenti dell’associazione ma anche del clima di sottile intolleranza che coinvolge, in particolare, i professionisti di origine straniera che, secondo Aodi, avrebbero “difficoltà a integrarsi in alcuni ambiti”. Il presidente si rivolge, in particolare, a quegli amministratori che negli ultimi 15 anni sono stati sordi a qualsiasi collaborazione con i professionisti che affrontano quotidianamente i problemi del Servizio sanitario nazionale.