Appello per Igor e per i precari “eroi” anti Covid
Con una accorata lettera, rivolta ai massimi vertici istituzionali, Sergio Imperatori, coordinatore del Tribunale del Malato (Tdm) dell’ospedale San Giovanni di Roma, chiede che tra i provvedimenti assunti per l’emergenza Covid 19 “si affronti la vergogna del precariato nei servizi pubblici”. Con la veemenza che in tanti anni di attivismo non lo ha mai abbandonato, lo storico rappresentante Tdm si rivolge al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai ministri del Lavoro e della Salute Nunzia Catalfo e Roberto Speranza, rimarcando la contraddizione racchiusa nella retorica con cui “quelli in prima fila che noi chiamiamo eroi”, sono in realtà vittime di un sistema che a scadenza contratto a tempo determinato “darà loro il benservito”. Lo spunto è un articolo del 1° aprile sulla cronaca di “Repubblica”, in cui Igor Vannoli, infermiere 42enne si interroga sul suo futuro dopo il 24 maggio, giorno in cui scade il suo contratto a tempo determinato. Attivo su più fronti nella lotta al coronavirus nella Asl di Latina, Igor si chiede perché “nel bel mezzo dell’emergenza” rischia di restare senza un lavoro. E Sergio Imperatori non si lascia sfuggire l’occasione, per ricordare al presidente Conte e ai ministri competenti, come lui stesso in gioventù conobbe “la disoccupazione da operaio” e comprenda quindi perfettamente “lo stato d’animo di Igor, impegnato in un lavoro di alta responsabilità e massima professionalità che invece di essere sereno per il proprio contributo dato alla collettività” si vede “dare il benservito perché precario”. “La nostra richiesta è motivata non solo a dare sicurezza ai lavoratori – scrive Imperatori – ma soprattutto a tutelare i diritti dei malati affinché abbiano le migliori cure, possibilità non garantita in caso di dimissioni di infermieri già rodati, sostituiti da nuovi arrivi che avrebbero bisogno di un periodo di formazione. Infine – conclude con vena polemica – credo che i precari “eroi” farebbero a meno dei 1000 euro promessi dal Presidente Zingaretti come bonus per l’emergenza Covid 19, se si assicurasse loro la certezza del posto di lavoro”.