La clinica “Città di Aprilia” cambia assetto. Da casa di cura diventa ospedale a tutti gli effetti e, alle modifiche lessicali – e sostanziali – si aggiungono quelle grafiche, volte ad armonizzare i segni distintivi della struttura, acquisita dal gruppo Lifenet Healthcare all’inizio del 2023. Così, insegne e documenti appariranno contraddistinti da una porta stilizzata di colore azzurro, che evoca capacità di accoglienza a tutto tondo, realizzando la cosiddetta immagine coordinata di un gruppo che ha fatto degli investimenti in sanità una delle punte di diamante della sua politica imprenditoriale. All’Ospedale Città di Aprilia, la società Lifenet Healthcare affianca nel Lazio la Regina Apostolorum di Albano, in un territorio in cui l’intraprendente gruppo imprenditoriale – entrato a fine aprile 2022 a far parte della Exor di John Elkann – ha trovato terreno facile nell’offerta sanitaria, con le strutture pubbliche ormai ridotte all’osso. Una intuizione, quella del rampollo della famiglia Agnelli, volta a proiettare sempre di più gli interessi del gruppo sulla sanità “In un mondo con una popolazione che cresce e diventa più longeva – dichiara una nota partita dalla sede olandese della società – si avverte sempre più l’esigenza di ridurre i costi e migliorare la qualità dei sistemi sanitari, creando così interessanti opportunità di impiego del capitale”. Riduzione di costi, qualità, opportunità, impiego del capitale. Questi sono gli attuali obiettivi, che guidano Exor e la collegata Lifenet Healthcare, a una intesa sempre più promettente verso l’industria delle tecnologie sanitarie, con l’acquisizione di una quota del 15 per cento di Philips per 2,6 miliardi di euro, per il gigante olandese del settore. Nell’ultima lettera agli azionisti, l’amministratore delegato John Elkann ha reso noto che nel 2022 la holding ha “approfondito la conoscenza nel settore della salute e ha investito quasi un miliardo di euro”, e che l’healthcare è “un settore che continuerà a crescere nel corso dei prossimi decenni, per rispondere alle esigenze di una popolazione globale che diventa sempre più anziana”. Il percorso, quindi, è tracciato. I primi passi risalgono al 2021, quando Lifenet acquisì il Regina Apostolorum, gestito dalle suore dell’Ordine di San Paolo, l’ospedale di Albano fondato negli anni Sessanta dal Beato Giacomo Alberione.  Dallo spirito caritativo-assistenziale a quello imprenditoriale, lo iato è indiscutibile. La galassia Exor della famiglia Agnelli ha sicuramente risollevato le sorti di strutture in difficoltà, applicando criteri manageriali in grado di ampliare l’offerta sanitaria in strutture accreditate dalla Regione Lazio. “Un passo che ci avvicina ancora di più al centro del progetto di Lifenet Healthcareha dichiarato il direttore generale di Città di Aprilia, Gabriele Coppa – Il nuovo nome e il nuovo logo segnano un drastico cambio di passo verso il futuro della struttura e le nuove sfide che affronteremo”. Sfide importanti, considerato che l’ospedale di Aprilia dispone di un pronto soccorso con circa 30mila accessi l’anno, mentre il Regina Apostolorum dispone di 200 posti letto, con più di 360 dipendenti tra medici, tecnici, infermieri, amministrativi e personale specializzato. La strategia di crescita nel Lazio è dunque servita, con buona pace della sanità pubblica.

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