Lo chiamano inverno demografico e il significato è evidente: in Italia le nascite continuano a calare di anno in anno e la fotografia scattata dall’Istat nello scorso mese di marzo è impietosa: nel 2023 i nati in Italia sono stati 379mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille, contro il 6,7 dell’anno precedente. Rispetto al 2022 sono arrivate 14mila cicogne in meno ed è dal 2008 che non si assiste a un aumento di lieti eventi. Il Lazio, fra l’altro, è una delle Regioni italiane in cui è più elevata l’età di donne che partoriscono il primo figlio, che risulta di 33 anni, superata solo da Sardegna e Basilicata, rispettivamente con 33,2 e 33,1. Altra allarmante testimonianza è la contrazione di ricoveri nei grandi ospedali romani, un tempo punto di riferimento delle donne in dolce attesa, che oggi in un ospedale pubblico, possono affrontare il parto con tutti i comfort e nella massima sicurezza. Se nel 2013 al San Camillo i parti sono stati 3.175, nel 2022 sono nati appena 1.804 bimbi e bimbe mentre all’Umberto I e al San Giovanni, nel decennio considerato si è passati rispettivamente da 1.594 a 1.131 parti e da 1.604 a 962 nascite. Per questo, ogni notizia che sia in controtendenza non può che far piacere e, seppur non indicativa sul piano statistico, è comunque un segno di speranza. Ė quanto verificatosi nelle 48 ore tra il10 e l’11 ottobre all’Ospedale Città di Aprilia, in cui si è registrato un eccezionale aumento delle nascite, con un totale di 17 nuovi arrivati: 6 maschi e 11 femmine. “Questo fenomeno sorprendente si verifica in un periodo storico in cui il tasso di natalità è in costante diminuzione, rendendo la situazione ancora più significativa” commenta una nota della direzione del nosocomio. “La nascita di così tanti bambini in un breve arco di tempo – prosegue il comunicato – è un segnale di speranza e vitalità per la nostra comunità”. Sicuramente una controtendenza rispetto ai dati nazionali che evidenziano una riduzione delle nascite, per cui i vertici della struttura si stanno attrezzando “per supportare le famiglie nel loro percorso di crescita”, annunciano con palese soddisfazione. Per questo l’ospedale ha messo in atto una serie di iniziative per garantire un’assistenza di alta qualità ai genitori e ai neonati, contribuendo a creare un ambiente favorevole alla nascita e alla crescita.

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