Lunedì 5 agosto, dalle ore 9:30 alle 11:30 la Ugl Salute sarà sotto la Regione Lazio, in piazza Oderico da Pordenone a Roma, per protestare contro la decisione che può portare al licenziamento di numerosi autisti e barellieri. I motivi della protesta sono riassunti in una nota dal segretario nazionale Gianluca Giuliano e dall’omologo Ugl Lazio Armando Valiani.  “La mobilitazione è stata organizzata – spiegano i sindacalisti – per rendere pubblica la grave situazione che gli oltre 300 lavoratori del settore dell’emergenza e urgenza privato stanno affrontando a seguito delle delibere dell’Ares, azienda regionale di emergenza sanitaria che, nel percorso di reinternalizzazione del servizio portato avanti dall’ente istituzionale, non stanno minimamente tenendo in considerazione questi operatori”.  Durante l’incontro tenutosi lo scorso 30 luglio scorso presso l’Ares 118, da quanto emerge, si è discusso della salvaguardia dei livelli occupazionali alla presenza del direttore generale Narciso Mostarda, neo  nominato dal presidente della Regione Francesco Rocca ma, scrivono i sindacalisti, “nonostante la sua disponibilità, non abbiamo alcuna certezza sulla tutela dei posti di lavoro.  La Ugl Salute ha richiesto un piano ufficiale di internalizzazione del servizio che chiarisca tempi e modalità, al fine di programmare interventi risolutivi”. Una ulteriore richiesta si riferisce all’importanza dell’equipaggio con tre componenti, per garantire alta qualità delle prestazioni, sicurezza per le persone soccorse e la salvaguardia dei livelli occupazionali. “Abbiamo anche chiesto che venga fornita una mappatura reale del fabbisogno di personale, poiché né i concorsi né i centri per l’impiego forniranno un quadro completo, soprattutto alla luce di un evento di rilevanza mondiale quale il prossimo Giubileo”, chiariscono Giuliano e Valiani. La Ugl Salute ha quindi richiesto la revisione o il posticipo dell’ultima delibera in tema che, se attuata, creerà ulteriori problemi per i lavoratori. La direzione ha accolto tale istanza e, in conformità delle normative vigenti, si è impegnata a monitorare e rispondere alle sollecitazioni. “Appare quindi evidente come molte delle questioni sollevate potranno essere risolte solo con la giusta volontà politica – insistono i sindacalisti –  per questo motivo la manifestazione del 5 agosto rappresenta un momento cruciale per far sentire la voce dei lavoratori e per protestare contro un processo di internalizzazione che non salvaguarda in alcun modo chi da anni ha salvato vite e garantito servizi”. L’organizzazione sindacale lancia un invito a tutti i lavoratori a partecipare alla manifestazione per sostenere, “nel nome della giustizia sociale, i diritti e la dignità dei lavoratori del 118”, scrivono nel comunicato. “Non ci fermeremo fino a quando non avremo risposte concrete” concludono Giuliano e Valiani.

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