Arriva il G20:”diritto alla salute ma non per tutti”

La salute come un gioco dell’oca, in cui avanza chi ha la possibilità di pagare il privato e ottenere le prestazioni in tempi adeguati. Questo il soggetto dell’happening che si è svolto domenica 9 maggio in piazza Malatesta, al Prenestino, organizzato dall’ambulatorio popolare Roma Est, una organizzazione che da tempo si batte per il diritto alla cura, a una sanità diversa, alla rivendicazione volta a ottenere vaccini e assistenza pubblica per tutti e in tutto il mondo. Sull’asfalto sono disegnate le tappe, con un dado si tira a sorte e di botto, coloro che possiedono un bonus per accedere alla struttura privata ottengono la prestazione in un baleno mentre gli altri, i cittadini con minor reddito, per curarsi debbono attendere i tempi biblici di Asl e ospedali pubblici. Quindi, nelle immaginarie tappe del gioco dell’oca della salute rimangono indietro. Il problema è che questo non accade solo in un gioco ma è l’amara realtà, ancor più avvertita in questa parte di Roma, in cui non abbondano certo presidi e ospedali. A Casal de’ Pazzi, ad esempio, da tempo i cittadini chiedono che venga riaperta Villa Tiburtina, una clinica organizzata ed efficiente, punto di riferimento per un ampio bacino di utenza nata poco prima del 1970 come sede distaccata del Policlinico Umberto I. La struttura, dedicata alle diagnosi e alla riabilitazione delle malattie polmonari, disponeva della Fisiopatologia respiratoria, della Neurologia e Neuropsichiatria, della Pediatria, di un reparto di Chirurgia che sopperiva alla mancanza di un grande ospedale nelle vicinanze e di numerosi ambulatori, indispensabili per snellire le liste di attesa delle strutture pubbliche più inflazionate. Ma, come altri ospedali cittadini, quali il San Giacomo e il Forlanini, anche Villa Tiburtina è finita sotto la scure dei tagli lineari, attuati per far riassorbire il deficit della Regione Lazio che, a tutt’oggi, non si è ancora espressa sulla possibilità di restituire un servizio essenziale alla collettività, specie in tempo di pandemia. “Contro una politica sanitaria che non tiene conto dei bisogni di salute dei cittadini, che ha abbandonato la prevenzione e impoverito la sanità territoriale”, gli organizzatori della manifestazione hanno invitato i cittadini ad aderire all’evento previsto il 21 maggio prossimo quando, in opposizione al vertice del G20 sulla sanità che si terrà a Roma, si porranno in veste critica “contro le politiche attuate dai paesi più ricchi del mondo, che con il Covid hanno subito una strage senza precedenti, dovuta alla distruzione dei sistemi sanitari pubblici e alla gestione della pandemia in funzione del Pil”.

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