Salute e territori: continua la collaborazione tra sanitari e cittadini. A un servizio pubblico sempre più in affanno, nella città di Roma le collettività rispondono organizzandosi nei loro quartieri. Per primi, si sono mossi i promotori degli ambulatori popolari: Quarticciolo, Casal de’ Pazzi, l’odontoiatria sociale a Ponte Mammolo, l’oculistica a Corviale e alcune iniziative di prevenzione in XI Municipio, tra Trullo e Muratella, in cui la Asl Roma 3 ha fornito un importante contributo all’evento. Mettere al centro la salute dei cittadini, questo è lo scopo di iniziative di prevenzione che culminano in incontri aperti a tutti, con accesso libero e senza bisogno di prescrizione medica. A Ponte Mammolo, in occasione della festa di quartiere, è la Asl Roma 2 a venire incontro ai residenti, grazie alla proficua collaborazione con lo sportello sanitario di via Briziarelli, voluto dal comitato “Mammut”, che va avanti da novembre dello scorso anno per rispondere alle istanze di salute della collettività. Il 19 giugno, dalle 17 alle 20, i sanitari saranno presenti nei lotti delle case popolari di via Giovanni Palombini, al civico 24 e garantiranno ascolto e informazioni legate a importanti specialità mediche: screening oncologici, vaccinazioni, accesso ai servizi sanitari per gli stranieri, attività fisica e nutrizione, prestazioni da consultorio familiare, problemi di dipendenza. Il tutto in linea con la consapevolezza che “Non c’è salute se non è di tutti”, lo slogan con cui sono nate e vanno avanti iniziative assunte dalle comunità, a integrazione di un servizio sanitario pubblico che necessita della collaborazione di tutti per andare avanti. Una battaglia nata grazie alla mobilitazione dei cittadini, iniziata nel 2020 per chiedere la riapertura di Villa Tiburtina, presidio sanitario indispensabile al territorio, chiuso nel 2008 per far quadrare i conti della Regione Lazio in profondo deficit.

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