Asl Roma 5, arriva l’attesa ‘Risonanza’
Il 2024 dovrebbe essere l’anno di svolta, grazie a fondi aggiuntivi del Giubileo
“La Asl Roma 5 avrà finalmente la risonanza magnetica, che sarà installata entro i primi mesi del 2024 all’interno dell’ospedale di Colleferro”. Lo ha annunciato in una nota l’assessore al Bilancio della Regione Lazio Giancarlo Righini, in risposta a una interrogazione della consigliera Eleonora Mattia (Pd), presidente del comitato regionale di controllo contabile, che ha puntato l’attenzione sui tempi necessari per dotare l’ospedale di Colleferro della fondamentale apparecchiatura. Uno strumento essenziale per potenziare le prestazioni neurologiche, in virtù di un accordo sottoscritto tra il Parodi Delfino e l’Università di Tor Vergata, che prevede l’intervento degli specialisti del Policlinico romano nella sede distaccata del nosocomio, per implementare una branca della medicina particolarmente importante per il bacino di utenza del territorio tiburtino. Una vicenda complessa, quella della risonanza per la Asl Roma 5, che nasce da una programmazione legata alle risorse previste dalla legge 67 del 1988, destinata alla edilizia e alle tecnologie sanitarie, la cui attuazione prevede un iter burocratico complesso che, nel caso di specie, si è appesantito per una rimodulazione delle dotazioni, come ha chiarito in Consiglio regionale l’assessore ai Servizi sociali e alla disabilità Massimiliano Maselli. In base alle mutate esigenze clinico-diagnostiche e all’ammodernamento strutturale, la dotazione della risonanza raddoppia, fornendo alla Asl ben due apparecchiature – una all’ospedale di Tivoli l’altra a Colleferro – anche per riequilibrare l’offerta pubblica, insidiata da quattro strutture locali del privato accreditato, che dispongono da tempo di tale strumentazione. Tale rimodulazione richiede un allungamento dei tempi, dovendo fare ricorso al cosiddetto “Accordo di programma”, una articolata conferenza che prevede l’approvazione di più amministrazioni per procedere all’acquisizione. Una boccata d’ossigeno dovrebbe arrivare però dai fondi per il Giubileo, ha comunicato l’assessore Righini “Che saranno utilizzati per l’intera ristrutturazione del comparto operatorio proprio a livello impiantistico” ha specificato in una nota, non lesinando una velata polemica contro coloro che lamentavano ritardi per motivi di opportunità politica. “Abbiamo dimostrato che con la presidenza Rocca, l’unico interesse è quello dei cittadini che finalmente, dopo tanto tempo potranno avere a disposizione una risonanza magnetica anche nel loro territorio”. Nell’attesa, non cesserà l’impegno di Eleonora Mattia per garantire “l’accesso equo alla sanità pubblica per tutte le comunità locali: una battaglia di civiltà”, ha dichiarato l’esponente dem.