Asl Roma 6: esercitazioni antincendio al top
Un fitto programma di simulazioni nei presidi di Velletri, Anzio, Nettuno, Frascati, Marino
Ė ancora davanti agli occhi di tutti, l’ala dell’ospedale di Tivoli annerita dalle fiamme, nella terribile notte di fuoco dell’Immacolata, l’8 dicembre del 2023. Nel drammatico rogo persero la vita tre anziani e per questo, la Regione Lazio sbloccò quasi 396 milioni di euro stanziati ma non impegnati per gli interventi di adeguamento alla normativa antincendio. Oltre alle opere strutturali per prevenire tali tragedie, Asl e ospedali del Lazio da tempo si sono attrezzati per affrontare con tutti i crismi eventuali roghi e la Asl Roma 6 è tra le più attive per quanto attiene alle simulazioni di emergenza ed evacuazione. L’ultima esercitazione, si è tenuta sabato 12 aprile all’ospedale di Marino, nell’ambito del programma “Piani di emergenza nelle strutture sanitarie” presentato al Nuovo ospedale dei Castelli il 24 gennaio scorso, un’articolata risposta alle emergenze che, all’interno di un ospedale assume una particolare connotazione. Si tratta di coniugare la cura della salute alla cura della sicurezza, attraverso una risposta corale a cui partecipa l’intera struttura, grazie al contributo essenziale del reparto interessato e dei soccorsi esterni. Con tali crismi, si sono succedute nel tempo varie esercitazioni nella Asl che accorpa un vasto territorio di ventuno comuni, dai Castelli Romani al litorale latino. A creare un ambiente ospedaliero più sicuro e protetto per tutti hanno contribuito in modo determinante Pier Giorgio Mosca e Domenico Giovannetti, il primo dirigente e il secondo architetto del Servizio di Prevenzione e protezione aziendale ma la buona riuscita delle simulazioni è dovuta alla collaborazione tra istituzioni, volontariato e ordini professionali: Ordine degli Architetti di Roma e provincia, Croce Rossa italiana, Protezione Civile, vigili del fuoco e Ares 118 hanno cooperato affinché, attraverso una pianificazione accurata, un addestramento rigoroso e una collaborazione efficace tra tutte le componenti, si crei un ambiente ospedaliero più sicuro e protetto per tutti. Così, nel più recente evento all’ospedale di Marino, dopo i rituali saluti e interventi, si è scesi in campo adottando la procedura per il cosiddetto “esodo orizzontale progressivo” dei pazienti ovvero il trasferimento in un reparto adiacente al luogo dell’incendio, per agevolare persone con ridotta mobilità, come nel caso dei ricoverati. L’operazione è stata preceduta da un allestimento particolarmente suggestivo, con fumo simulato e figuranti che hanno manifestato le possibili reazioni degli operatori sanitari in un non auspicabile scenario reale. L’iniziativa si inserisce in un ciclo di incontri già avviato a gennaio presso l’Ospedale dei Castelli e proseguito con l’esercitazione all’Ospedale di Velletri il 25 dello stesso mese, confermando l’impegno della Asl Roma 6 nel rafforzare la cultura della prevenzione e della sicurezza all’interno delle strutture sanitarie. In precedenza, nel 2024, ulteriori simulazioni sono state inscenate nei servizi territoriali della Asl, consultori e presidi per combattere le dipendenze (Serd), sviluppando possibili principi di incendio di apparecchiature elettromedicali. Va avanti così l’opera di prevenzione iniziata nel 2020, che sviluppa la cultura della sicurezza, indispensabile nelle strutture sanitarie.