Asl Roma G, il Tdm diffida la Regione
“Le disposizioni annunciate dalla Regione Lazio non consentirebbero l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea)”. L’affermazione è riportata in un articolato documento con cui il segretario regionale di Cittadinanzattiva-Tribunale del Malato Roberto Crea, mette in mora le istituzioni su quelle che sarebbero “gravissime carenze strutturali e organizzative dell’azienda sanitaria più estesa del Lazio”. Dati aziendali alla mano, Crea sostiene che la Regione “a fronte di obblighi di legge che essa stessa ha stabilito, non può non mettere a disposizione ulteriori decisive risorse”.
Bilancio a picco – perdita prevista nel 2014 di più di 104 mln – posti letto 0,98 su 1000 abitanti a fronte dei 2,97 previsti per standard, emodinamica di Tivoli chiusa da 15 mesi, ‘Progetto Ictus’ fermo da 4 anni benché finanziato, nessuna elisuperficie, cronica carenza di personale, sovraffollamento in pronto soccorso, blocco dei ricoveri, mobilità passiva con perdita di risorse. Quale contropartita, “una specie di casa della salute che nulla ha a che fare con i bisogni della popolazione in termini di emergenza e urgenza”. Una dichiarazione di guerra che in caso di mancata risposta, arriverà fino alle autorità giudiziarie “per garantire l’effettività del diritto alla salute”.