Assotutela: “Ospedale dei Castelli, serve chiarezza”
“Asl Roma H, l’ospedale dei Castelli romani, definito da molti amministratori una delle migliori operazioni di riorganizzazione sanitaria, stenta a decollare”. Lancia l’allarme il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato: “tra intoppi burocratici, ordigni bellici ritrovati sull’area oggetto della edificazione, finanziamenti che arrivano col contagocce, incertezza politica, la monumentale opera che dovrebbe garantire ai residenti dell’hinterland romano l’accorpamento di varie specialità, con positive ricadute sul piano organizzativo ed economico stenta a vedere la luce. I cittadini si chiedono cosa ci sia sotto ed è ora di fare chiarezza”. Il progetto, approvato nel 2007 dalla giunta Marrazzo – in luogo di un precedente sostenuto da Storace – ha visto uno stanziamento iniziale di120 milioni di euro, in pieno piano di rientro. Nel 2008 l’opera fu bloccata dal ministero dell’Economia che non ratificò l’investimento e il commissariamento della sanità fece il resto, vietando la realizzazione di qualsiasi nuova opera. I lavori ripresero nel 2011, dopo il parere positivo del Nucleo di valutazione regionale per un nuovo ospedale con 300 posti letto ma da allora, mille ostacoli hanno messo in discussione il termine delle opere entro 1008 giorni dall’apertura del cantiere mentre i residenti soffrono per le carenze dovute a tagli di posti letto, chiusure e soppressioni di servizi. “Occorrono inoltre garanzie – aggiunge Maritato – sulla cosiddetta finanza di progetto, in base a cui arredi e attrezzature del nosocomio saranno fornite da privati. A quale prezzo per i cittadini e l’assistenza? La Regione Lazio e la Asl Roma H dovranno fornire chiarimenti al più presto. Non si possono smantellare decine di ospedali nella zona dei Castelli, come è avvenuto in questi anni con il piano di rientro, senza prima fornire alla cittadinanza alternative valide”.