Autoparco sotto la lente di ingrandimento

Si chiama linea F, collega la stazione ferroviaria di Cerveteri Ladispoli all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. Se non arriva un finanziamento dalla Regione Lazio la navetta potrebbe essere soppressa, con grave disagio per i piccoli pazienti e i genitori, che nei primi mesi del 2012 hanno utilizzato in massa il servizio, con un incremento del 60 per cento rispetto allo scorso anno. Alla Asl di Frosinone, la delibera 463 dello scorso maggio, ha messo in atto la razionalizzazione di personale e servizi con la centralizzazione delle risorse e l’obbligo di assicurare comunque l’attività nelle sedi periferiche con mezzi propri e a proprie spese, causa l’assoluta carenza di auto di servizio. Due vicende diverse, in territori distanti e con differenti caratteristiche ma un elemento in comune: i costi della crisi ricadono sui soggetti più deboli. Il censimento delle auto blu promosso dal governo nel 2010, vede Asl e aziende del Lazio solerti nelle risposte che manifestano delle costanti: tutti i direttori generali hanno a disposizione una macchina con autista che può essere di proprietà o in leasing, i dirigenti apicali possono fruire di vetture di servizio per le attività istituzionali, il parco aziendale è utilizzato per i compiti di istituto e il trasporto di personale da una sede all’altra, previa programmazione giornaliera. In alcuni casi, ove l’autoparco aziendale non disponga di personale a sufficienza, è lo stesso dirigente o responsabile di servizio a guidare ed è evidente la differenza tra la dotazione di mezzi delle Asl e quella delle aziende ospedaliere o policlinici. Le prime, con presidi disseminati su territori a volte vastissimi, necessitano di un numero considerevole di macchine: strutture ospedaliere, distretti, dipartimento di prevenzione con tutte le articolazioni territoriali. E ancora i servizi per le dipendenze (Sert), il materno infantile, gli ambulatori vaccinali, la veterinaria e l’igiene pubblica, la farmaceutica e la medicina dello sport. Numerose sono anche le attività dell’azienda ospedaliera: dal trasporto sangue a quello dei medicinali, passando per gli acquisti diretti del fondo economale e la consegna di documenti amministrativi. La spesa annuale è considerevole. Si prenda, ad esempio, la Asl Roma H, la più grande del Lazio per estensione territoriale con 21 comuni, 6 distretti sanitari e 482.267 residenti. Poco più di 100 auto con un costo, nel 2010, di 375.000 euro per il personale alla guida e alla manutenzione, 344.753 chilometri percorsi e 814.307 euro per le spese di gestione.

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