Bicicletta, l’Oms ne promuove l’uso per ridurre 500 mila decessi l’anno
Promuovere e incoraggiare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto nelle principali città europee, potrebbe creare 76.000 posti di lavoro e circa 10.000 decessi in meno all’anno. Questo è quanto emerge dal rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e della Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE) presentato a Parigi, in occasione del Fourth High-level Meeting on Transport, Health and Environment (14-16 aprile), un importante appuntamento europeo che vede riuniti i ministri europei dei Trasporti, della Salute e dell’Ambiente. Per la prima volta gli esperti della salute a livello mondiale mettono nero su bianco i vantaggi dell’uso della bicicletta, sia dal punto di vista individuale che economico e pongono al centro della discussione l’importanza dell’uso della bicicletta come mezzo di spostamento urbano. Bisognerebbe – suggeriscono gli esperti – prendere come riferimento il modello urbano di Copenhagen, dove il 26% di tutti gli spostamenti viene fatto in bicicletta, una percentuale molto più elevata rispetto a quella delle altre città europee. I benefici non sarebbero solo per la salute dei cittadini ma anche per l’economia. La promozione dell’uso della bicicletta consentirebbe la creazione in tutta Europa di 76.600 nuovi posti di lavoro, molti dei quali nella vendita al dettaglio di biciclette e nella loro manutenzione, o nella fornitura di abbigliamento e accessori per ciclisti. Soltanto in Italia, si stima un potenziale di oltre 3.200 nuovi posti di lavoro afferenti al comparto biciclette. Investire nella ciclabilità vuol dire anche salvare circa 10.000 persone. Significa ridurre la mortalità per inquinamento atmosferico, pari a 500mila decessi ogni anno, e diminuire il numero di incidenti stradali mortali che producono la cifra considerevole di 90.000 vittime annuali.