“Una legge di Bilancio che non ci appartiene”. Bollano così i consiglieri del Movimento 5 stelle Adriano Zuccalà e Valerio Novelli, il provvedimento licenziato in Consiglio regionale e sostengono che lo stesso non contenga alcun impegno per la sanità pubblica attuale né per quella futura. “Una legge di Stabilità povera di fondi ma soprattutto di contenuti – attaccano ancora i rappresentanti M5s – per cui abbiamo dato battaglia, riuscendo a portare a casa qualche risultato importante”. Rivendicano, i pentastellati, il sostegno all’apicoltura e alle aziende agricole zootecniche, i finanziamenti alle start-up che recuperano materie prime e fondi aggiuntivi per il finanziamento di progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, alla promozione delle pari opportunità e dell’educazione all’affettività. Successo inoltre per un fondo “salva-teatri”, inizialmente formulato come investimento per il solo Eliseo, poi esteso a tutte le sale. “Questo Bilancio si caratterizza per grandi assenze da una parte e poco impegno dall’altra – tuonano Zuccalà e Novelli – la transizione ecologica è sparita completamente dal dizionario del Lazio, non si vedono interventi strutturali importanti, se non quelli finanziati con i fondi del Pnrr ottenuti dal Governo Conte due, che di fatto ha salvato le prospettive di investimento della nostra regione. Noi vogliamo un Lazio che metta al centro la sanità pubblica, che sostenga le persone in difficoltà, che risponda ai bisogni reali della cittadinanza, che ponga la giusta attenzione alla sostenibilità ambientale, che investa sulle nuove generazioni. Una Regione con uno sguardo al futuro e una prospettiva di bene comune”. Severo anche il giudizio dei rappresentanti del Pd, che non condividono la visione di fondo dell’amministrazione Rocca. In una nota Sara Battisti, spiega i risultati importanti ottenuti: il Fondo taglia tasse per i cittadini, la ripartizione delle risorse di investimento per l’Eliseo per tutti i teatri e i cinema del Lazio, il rifinanziamento di alcune leggi per il contrasto alla violenza sulle donne, fondi per le disabilità e i piccoli comuni. Incalza la collega di partito Eleonora Mattia, che parla di un bilancio “con poche luci e molte ombre. Un Bilancio che lascia poco spazio agli investimenti e alle politiche a favore delle donne”. Accuse totalmente respinte dal presidente Francesco Rocca, convinto di aver portato a casa quella che reputa la prima manovra politica e non tecnica della Giunta e che definisce il bilancio della saggezza, della responsabilità e della visione. Le opposizioni promettono una vigile attività sui singoli provvedimenti e, soprattutto, una mobilitazione sui territori.

 

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