Campidoglio, tira aria di censura
Interdette dal sindaco, le aule capitoline per dibattiti di argomento reputato “non consono”
I numeri flettono, l’incidenza dei casi si attenua, i sintomi del malanno si affievoliscono ma il Covid continua a produrre effetti nefasti. Non sul fisico, sul pensiero. Ė quanto sembra stia avvenendo in Campidoglio, dove si sente spirare un venticello non proprio benefico, nei confronti di chi intende rendere palese ciò che è sempre stato nascosto all’opinione pubblica da un sistema mediatico che, più che ispirarsi all’articolo 21 della Costituzione, rimanda ai dettami del MinCuPop, il ministero della Cultura popolare incaricato di controllare stampa e propaganda del regime fascista. “Con una delibera di giunta – tra le 650 approvate in 16 mesi, la metà di cui relativa ai compensi dello staff del sindaco – Roberto Gualtieri vieta la concessione delle sale capitoline ai consiglieri che affrontano argomenti scomodi”, dichiara in una nota Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio. L’argomento scomodo in questione, che ha prodotto la frettolosa predisposizione del provvedimento, per giunta con “effetto retroattivo”, riguarda la proiezione del docufilm “Invisibili”, la testimonianza di chi vuole mettere in luce le reazioni avverse legate ai farmaci anti Covid, già proiettato il 16 settembre 2022 alla città dell’Altra Economia di Testaccio. La decisione “liberticida”, la definisce Santori, è stata assunta dalla giunta capitolina il 2 febbraio scorso e, secondo il consigliere sconcerta il testo, che “inserisce nei regolamenti di Roma Capitale una norma che ha dell’incredibile: spetta al primo cittadino decidere se i temi proposti dai consiglieri, quale confronto da proporre nelle sale istituzionali, siano dibattuti a livello nazionale e possano veicolare un messaggio errato”, esautorando completamente l’Assemblea capitolina, massima espressione del consenso popolare. Soprattutto, secondo l’esponente leghista, sorprende la successione delle date: la sua richiesta di proiezione del film risale al 18 gennaio mentre la delibera, che produrrebbe effetti retroattivi, è stata approvata 15 giorni dopo. Prodotto da Playmastermovie e diretto da Paolo Cassina, “Invisibili” intende dar voce a quella platea non molto ascoltata di cittadini che, dopo la somministrazione dei prodotti – che per ammissione della stessa casa produttrice non avevano concluso tutte le fasi di sperimentazione – “non si sono sentiti più se stessi”. Corroborato da approfondimenti medici e giuridici, il docufilm attraverso testimonianze dirette e interviste, spazia da dati oggettivi relativi a studi scientifici sulla reale protezione vaccinale agli aspetti psicologici delle persone che hanno subito effetti avversi, che si sentono escluse ed emarginate, non tralasciando risvolti giuridici a cui si affidano i danneggiati dalla somministrazione, riuniti nel comitato “Ascoltami”. Una invocazione che l’amministrazione comunale non raccoglie, sebbene nella settimana delle polemiche sanremesi, si sia rivendicata la libertà di pensiero ed espressione in tutte le salse.