Casa della salute modello Roma F

A Ladispoli via alla sperimentazione con un reparto gestito da infermieri

Prende il via a Ladispoli, sul litorale romano, il nuovo modello di casa della salute voluto dalla Regione Lazio, primo passo verso una vera integrazione ospedale-territorio. Nella struttura, che per il momento dispone di tre letti e in cui è prevista la presenza di un medico per eventuali urgenze, saranno accolte persone non autosufficienti dimesse dall’ospedale che presentino necessità di assistenza continuativa e non siano gestibili al proprio domicilio. Necessario per la presa in carico il percorso clinico assistenziale, per cui non siano richiesti elevato impegno tecnologico e presenza medica costante e l’accertata difficoltà familiare, tale da non poter garantire cure continuative. Una novità di grande rilievo nel Lazio ma ancora circoscritta, considerata la carenza di strutture pubbliche. Si pensi che nella finanziaria regionale approvata all’alba del 31 dicembre, è stata stanziata la cifra di 1 milione e 200 mila euro per una casa accoglienza con le stesse caratteristiche, a gestione interamente privata. Tecnicamente la casa della salute è individuata dalla Asl Roma F – che per prima nella Regione promuove la sperimentazione – come “Unità a degenza Infermieristica” quale “area di cure a bassa intensità clinica di tipo intermedio”, con operatori presenti nell’arco delle 24 ore. I ricoveri potranno essere richiesti dagli ospedali, dai centri di assistenza domiciliare delle Asl o dai medici di famiglia, con il vaglio delle richieste da parte della cosiddetta “unità valutativa territoriale”.

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