Cefalea, prevenire in tempo per curare bene
Open Day della Fondazione Onda per sensibilizzare su una patologia sottovalutata
Grande successo per l’Open Day conto l’emicrania che ancora una volta ha visto la Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in prima linea per la salute con l’offerta di servizi gratuiti in molti ospedali italiani. Tutti mobilitati il 31 gennaio i 354 nosocomi inseriti nel network dei Bollini rosa, alleati della Fondazione dal 2007, anno di partenza della iniziativa, che vede periodicamente eventi di grande richiamo. Oltre all’importanza della prevenzione, le iniziative di Onda hanno il merito di sensibilizzare sulle patologie emergenti. In questa prima edizione dedicata all’emicrania, sono stati offerti servizi gratuiti clinico-diagnostici e informativi alla popolazione, comprese le visite neurologiche, le consulenze con gli esperti, i test di valutazione. Oltre all’aspetto meramente sanitario, erano presenti anche punti informativi e, per sensibilizzare sul tema, sono state organizzate conferenze con distribuzione di opuscoli attinenti alla cefalea ricorrente, per affrontare una patologia che nell’immaginario collettivo, specie per chi ne è afflitto, è percepita come un malanno “invisibile”. L’emicrania è una patologia cronica che colpisce circa il 12 per cento degli adulti in tutto il mondo, con una prevalenza tre volte maggiore nelle donne. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, rappresenta la terza malattia più frequente al mondo e la seconda più disabilitante, comportando dunque un altissimo costo umano, sociale ed economico. Come sempre, è fondamentale riconoscere tempestivamente i sintomi e correre ai ripari, facilitando la diagnosi e semplificando i percorsi di cura, modalità che consentono una migliore qualità di vita. Per la presidente di Onda Francesca Merzagora, si tratta di sensibilizzare la popolazione su una patologia che si tende a sottovalutare. “Vogliamo offrire strumenti di diagnosi e cura attraverso i Centri cefalee riconosciuti come virtuosi nella presa in carico multidisciplinare e multiprofessionale dei pazienti – ha dichiarato Merzagora – la lotta all’emicrania è una battaglia che ci è molto cara e che dobbiamo portare avanti insieme, coinvolgendo le società scientifiche, i medici specialisti ospedalieri e territoriali, le associazioni di pazienti, i media e le farmacie in iniziative come questa, per superare lo stigma e diffondere un messaggio di consapevolezza alla popolazione”. Hanno collaborato alla giornata le società scientifiche impegnate nello studio delle cefalee e degli specialisti neurologi, da sempre impegnati a fianco della Fondazione.