In Italia è ormai considerata una malattia sociale: colpisce circa 600mila persone. La Celiachia, intolleranza al glutine, è una condizione che, se non diagnosticata tempestivamente e trattata con le adeguate prescrizioni, può sviluppare complicanze importanti e irreversibili. Al momento si combatte con la dieta, unica terapia valida. Esiste anche la forma cutanea, detta erpetiforme perché in questi pazienti il glutine, invece di provocare un’infiammazione a livello della mucosa intestinale, determina una reazione infiammatoria a livello della cute, con gli stessi meccanismi di quella intestinale nella celiachia tradizionale. La Regione Lazio si pone in primo piano per affrontare tale condizione, grazie alla proposta di legge numero 139 del 1° marzo 2024 “Interventi a favore dei soggetti affetti dalla malattia celiaca e della sua variante dermatite erpetiforme”, primo firmatario Marco Bertucci, presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio. Un provvedimento che mette in primo piano l’informazione e la formazione, per sviluppare la consapevolezza nelle persone affette – che per molto tempo non manifestano sintomi rivelatori della patologia – e creare una rete di servizi per non lasciare mai le persone sole. “Questa legge dovrà rappresentare un grande sostegno per le tantissime persone che nella nostra Regione sono affette da Celiachia”, ha dichiarato Bertucci, in apertura della audizione del 26 novembre alla Pisana, presenti l’Associazione italiana celiaci sezione Lazio con il presidente Angelo Mocci, insieme al gastroenterologo Italo De Vitis del policlinico Gemelli di Roma e Valerio Lombardi, presidente della commissione Sistemi informativi sanitari. Conoscenza, prevenzione e diagnosi tempestiva sono i cardini della proposta di legge. Obiettivi che, uniti alla ricerca scientifica e a presidi permanenti in aiuto, come lo sportello informativo presso tutte le Asl, il tavolo permanente con funzioni consultive e il Piano triennale degli interventi, andrebbero a supportare le campagne di comunicazione a cadenza periodica, proposte dalla Regione Lazio, insieme alla giornata della Celiachia da celebrare ogni anno il 15 settembre. Previsti inoltre, interventi educativi e didattici nelle scuole primarie e secondarie e la formazione del personale sanitario nei presidi accreditati e nei centri assistenziali specialistici. Un intervento a tutto campo, con la creazione di una efficace rete assistenziale.

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