Centri anziani, si riparte dal 1° luglio…con le regole

Passata è la tempesta. Ė proprio il caso di dirlo, a meno di non augurabili sorprese autunnali, la vita riprende nel post Covid ma nulla, al momento, sarà più come prima. Ė tutto scritto nel regolamento allegato alla determinazione G07347 del 16 giugno, emanata dalle direzioni salute e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, che detta le regole per la ripresa delle attività sanitarie ambulatoriali, assistenziali domiciliari, residenziali e semiresidenziali, contenute nel “Piano territoriale regionale giugno 2021 emergenza Covid”. Dodici pagine, la cui premessa è garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza contemperando la ripresa a tutto tondo delle attività con l’applicazione di misure a tutela della popolazione, in particolare delle persone fragili. Disposizioni emanate in favore dei disabili che frequentano i centri diurni, degli anziani ospiti delle Rsa, dei familiari che li accompagnano o vanno in visita presso queste strutture. Riferendosi alle copiose norme governative e regionali, emanate dal marzo 2020, si dispongono regole ferree atte a evitare la diffusione del virus Sars-CoV2, attribuendone a comuni e Asl l’applicazione e il controllo. In particolare, si rimodulano le “raccomandazioni organizzative per chi accede agli ambulatori specialistici”, che sono poi disposizioni che in questo irripetibile anno abbiamo imparato a memoria: controllo dei percorsi, degli spostamenti, dei flussi all’interno degli ambienti onde evitare assembramenti, verifica quotidiana delle condizioni di salute degli operatori e dei visitatori, rilevazione della temperatura in ingresso e igienizzazione delle mani, registrazione degli accessi, uso della mascherina e rispetto del distanziamento sociale negli spazi comuni. Gli operatori dovranno “osservare il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale mentre gli ambienti dovranno essere costantemente igienizzati e sanificati”. Particolari disposizioni sono riferite a chi necessiti di assistenza residenziale, semiresidenziale e domiciliare mentre per le cronicità che richiedano controlli costanti, si raccomanda il ricorso alla tecnologia per consulti a distanza. In caso di accesso domiciliare e di sospetta infezione, gli operatori dovranno dotarsi dei dispositivi a protezione totale: tute, visiere, guanti e praticare il continuo ricambio di aria dei locali. La ripresa delle attività si avvale “del mutato quadro epidemiologico, in applicazione delle misure di prevenzione e in virtù della rilevante campagna di vaccinazione” ma la vera novità è costituita dal tanto atteso ritorno alla frequentazione dei centri anziani, che dal 1° luglio potranno riaprire cancelli. Se per le danze si deve attendere, sono però garantiti la partita a carte e il gioco delle bocce, sempre nel rispetto delle norme di salvaguardia della salute: distanza di almeno un metro, suddivisione per turni, uso della mascherina. Chissà i giocatori di briscola cosa inventeranno, per mimare il possesso di carichi ai compagni di torneo.