Un progetto “pilota” dedicato – nel territorio della Asl Roma 6 – ai giovani adulti affetti da spettro autistico e da altre disabilità, pronto a essere adottato dalla Regione Lazio, la cui adesione ha ricevuto una conferma dalla visita dell’assessore alle Politiche sociali Massimiliano Maselli il 6 marzo scorso al centro polivalente Autismo della città metropolitana di Roma, con sede nel comune di Marino. In previsione, ci sono due anni di sperimentazione, finanziati utilizzando il Fondo sociale europeo (Fse) con l’obiettivo di inserire i centri polivalenti sull’autismo in modo organico tra gli enti a bilancio nell’esercizio finanziario regionale. L’intenzione è quella di espandere l’attività dedicata ai ragazzi in modo sempre più capillare sull’intero territorio. I presupposti ci sono tutti: le associazioni e realtà di base del Terzo settore che assistono i ragazzi, di cui è capofila la cooperativa sociale Gnosis, hanno illustrato all’assessore i positivi risultati dell’esperienza intrapresa con il progetto pilota, di cui è referente regionale Ilaria Marchetti, che si avvale del partenariato pubblico con la Regione Lazio, la Asl Roma 6 e i 21 comuni di Castelli Romani e del litorale. Il valore aggiunto dell’esperienza è racchiuso nei programmi terapeutico-riabilitativi personalizzati, che puntano sulla socializzazione piuttosto che sull’aspetto sanitario dell’assistenza. A fare da supporto all’innovativo programma sono i laboratori in grado di fornire ai giovani assistiti un percorso che li colleghi alle imprese, connotando la disabilità non più come diversità ma come valore. A testimonianza di questo, la sperimentazione attiva da un anno presso la Casa delle culture e della Musica di Velletri, chiamata Bar-Atto, raccontata dal coordinatore del progetto Giorgio Di Dato. “Con il bar le aziende toccano con mano la capacità dei ragazzi di creare servizio – spiega – mettendo in luce come ci si trovi di fronte a una svolta”. Il passaggio dalla stagione dell’assistenzialismo puro a quella della connessione di valore tra sociale e mondo profit. Una vera rivoluzione copernicana. (Nella foto: la Casa delle culture di Velletri)

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