Ciacciarelli: emergenza, attese e ospedali chiusi
Quarta ondata Covid, la situazione negli ospedali del Lazio è fuori controllo con il blocco delle ambulanze davanti ai pronti soccorsi per carenza di posti letto. Secondo quanto comunica in una nota il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli, “in due anni di pandemia siamo sempre allo stesso punto e ciò è da imputare alla inerzia di Zingaretti”. Una Regione che l’esponente della Lega reputa “impreparata a fronteggiare questa emergenza”. Il consigliere si concentra su ciò che non sarebbe stato fatto dall’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato e dal presidente Nicola Zingaretti per attrezzare gli ospedali e l’intera rete assistenziale. Descrive poi l’aumento degli accessi di emergenza al pronto soccorso dell’ospedale Spaziani di Frosinone, che è già sovraffollato con malati Covid e persone affette da altre patologie. “Tutto ciò sta generando innumerevoli disagi – comunica Ciacciarelli – sia agli operatori sanitari che agli utenti”. Oltre ai disagi sopportati dai cittadini c’è da rilevare la stanchezza degli operatori, messi sotto pressione da una situazione ormai ingestibile e ci sarebbero inoltre pericoli per la salute degli assistiti nei reparti di emergenza. “Il super afflusso in pronto soccorso non permette il distanziamento necessario tra gli affetti da Covid e gli altri malati – spiega il consigliere – e la situazione è molto critica. Bisogna intervenire subito, anche per colmare le lacune dovute alla carenza di personale sanitario in tutta la Asl del capoluogo ciociaro, tra cui infermieri, tecnici di radiologia, di laboratorio e operatori sociosanitari”. Si chiede, Ciacciarelli, come mai non sia mai stata presa in considerazione dai vertici regionali la sua proposta di riconvertire i presidi sanitari dismessi come gli ospedali di Pontecorvo, Ceccano e Anagni, che il consigliere reputa “strutture fondamentali per un’utenza consistente come quella della provincia di Frosinone”. Su questo tema la Regione tace e nessuno è riuscito ad abbattere il muro di gomma, nonostante le pressanti richieste in tal senso, provenienti da ogni parte del territorio regionale.