Ciacciarelli: la curva aumenta i posti letto no
Nel Lazio aumentano i casi di Covid, le cronache cittadine stanno a dimostrarlo e gli ospedali regionali sono chiamati a nuovi sforzi per allestire reparti dedicati, a suo tempo smantellati quando si pensava che la pandemia, grazie alla vaccinazione di massa, ci avrebbe abbandonato. Inspiegabilmente, ospedali che potrebbero far fronte a eventuali emergenze continuano a restare chiusi, nonostante da più parti arrivino appelli alla riapertura. Ė il caso dei presidi dismessi di Pontecorvo, Anagni e Ceccano, per cui da tempo il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli sta chiedendo la riutilizzazione per accogliere i pazienti affetti da patologie diverse dal Covid. “Non dobbiamo dimenticare che le altre malattie continuano a esistere – commenta l’esponente della Lega in una nota – ed è un obbligo da parte della giunta regionale e dell’assessorato alla Sanità garantire i servizi per le malattie tradizionali. Occorre potenziare le strutture ospedaliere – precisa il consigliere – bisogna riconvertire le troppe strutture dismesse della nostra provincia, come quelle di Anagni, Ceccano e Pontecorvo. Bene l’attenzione al Coronavirus, ma bisogna garantire l’assistenza anche per gli altri malati che continuano ad ammalarsi e a morire perché spesso non si interviene in tempo”.Ciacciarelli si interroga inoltre sulla necessità, da parte della Regione, di andare a investire altrove piuttosto che riconvertire l’esistente. “Pontecorvo, Ceccano e Anagni sono strutture fondamentali per un’utenza consistente come quella della provincia di Frosinone. Ribadisco che non solo di pandemia ci si ammala, per questo c’è bisogno di avere a disposizione più presidi ospedalieri in grado di garantire un’offerta sanitaria appropriata e soddisfacente”, conclude il consigliere.