Sono stati i precursori della telemedicina ma il loro impegno, che si dispiega per 365 giorni l’anno nell’arco delle 24 ore, difficilmente è raccontato nelle cronache dei quotidiani, tanto sensibili a captare qualsiasi evento accada in sanità. Parliamo del Centro internazionale radio medico (Cirm) nato nel 1935, che ha celebrato i suoi 90 anni il 7 aprile e non poteva scegliere modo migliore per festeggiare, con uno spettacolare soccorso in mare che ha salvato la vita al passeggero di una nave da crociera colpito da ictus. Il tutto è avvenuto nei pressi dell’isola di Ponza e l’anziano signore è stato trasportato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove gli sono state prestate le cure del caso, grazie alle procedure di emergenza attivate mettendo in moto lo speciale protocollo che si adotta in questi casi. Tutto è partito dal medico di bordo, che intuendo la gravità della situazione ha richiesto assistenza al Cirm che, a sua volta, ha attivato la Guardia costiera attraverso il centro operativo e, con l’intervento della motovedetta “Sar Cp 308”, il turista è stato condotto nel porto di Ponza e da qui, constatata la necessità di un intervento urgente, è stato trasferito all’ospedale di Latina con l’intervento del 118. Rapidità, tempismo, coordinazione: questi gli elementi che hanno favorito il soccorso salvavita e che da anni, grazie alla intuizione del medico trapanese Guido Guida e alle scoperte del Nobel Guglielmo Marconi, hanno consentito a 140mila pazienti in viaggio nei mari o nei cieli, di essere curati a dovere, a un milione di quesiti medici di viaggiare sulle onde degli oceani o fra le nuvole del cielo e a migliaia di operazioni di soccorso aeronavale di andare in porto. Dalle ingombranti navi da crociera ai romantici pescherecci, dai jet supersonici ai piccoli velivoli, l’ospedale a distanza, grazie a una équipe di medici sapientemente addestrati garantisce non solo il soccorso immediato in caso di urgenza, ma assicura consulti con esami della pressione, elettrocardiogrammi, ecografie e similari. Il tutto coordinato da Francesco Amenta, un professore che dalla sede romana dell’Eur dirige questo insostituibile servizio, eccellenza italiana nel mondo, divenuto Ente morale nel 1950 e Centro italiano responsabile dell’assistenza tele medica marittima (Tmas). Tutto partì il 7 aprile di 90 anni fa, dal piroscafo Perla in navigazione sull’oceano Atlantico, che richiedeva aiuto per un fuochista con febbre alta, che fu salvato da un antipiretico. Il resto lo fece il sistema di telecomunicazione a distanza via onde radio, ovvero il telegrafo senza fili. Assistenza medica e tecnologia, un binomio vincente, celebrato 90 anni dopo con le più alte cariche dello Stato accompagnate da Elettra Marconi, da sempre sostenitrice della intensa attività del Cirm, che non si esprime soltanto nell’assistenza in emergenza ma sviluppa formazione e ricerca, collocandosi tra le istituzioni più prestigiose del Paese.

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