Corviale e Pnrr, il rebus di Hub e Spoke

A Corviale la rigenerazione passa anche per la sanità. Lo hanno ribadito il 10 giugno i promotori della giornata di festa di “LiberEtà”, periodico del sindacato pensionati Lega Spi Cgil XI Municipio e Spi Cgil Roma Centro Ovest Litoranea, che aderiscono al progetto promosso dall’Associazione Corviale Domani, che vede decine di realtà locali e la Regione Lazio, quale soggetto istituzionale, impegnati a dare un nuovo volto al quartiere. Alla tavola rotonda sulla “Rigenerazione sociosanitaria” presso il Mitreo, gli interventi di Francesca Milito, direttore generale della Asl Roma 3 e Daniela Sgroi direttore sanitario della stessa azienda, hanno illustrato quelle che saranno le acquisizioni favorite dai fondi del Pnrr Missione 6 Salute. Nel distretto sanitario XI della Asl Roma 3, cui afferisce il quartiere del “serpentone”, complesso residenziale lungo un chilometro, è prevista l’attivazione dei presidi programmati dal Piano di ripresa e resilienza sulla base di quanto stabilito dal decreto del ministero della Salute numero 71 – una parziale rettifica del precedente Dm 70 del 2015 – che tende a ridefinire la dotazione dei servizi sulla base delle evidenze epidemiologiche della popolazione. Si tratta di una riorganizzazione in rete, secondo il modello “Hub e Spoke”. Tradotto, significa perno e raggio, come si usa dire nel linguaggio aeronautico, dove Hub sta per scalo principale e Spoke per il secondario. Così, anche per gli ambulatori, è previsto un centro che garantisce prestazioni complesse, individuato come hub di secondo livello situato in via Vaiano 53, mentre il presidio di Corviale sarà uno spoke, nonostante la perplessità del sindacato pensionati, i cui rappresentanti vedrebbero di buon occhio anche qui l’ambulatorio di secondo livello, considerata la densità d popolazione residente, l’età media piuttosto elevata e la difficoltà di collegamento con altri centri polispecialistici. Francesca Milito ha sottolineato la necessità di integrazione tra prestazioni sociali e quelle sanitarie, rilevando quanto sia importante puntare sulla prevenzione e sull’implementazione delle cure domiciliari. Secondo la direttrice, perno della nuova sanità ridisegnata dal Pnrr sarà la Centrale operativa territoriale, strumento di raccordo tra i vari servizi e della presa in carico del cittadino. Da parte sanitaria, Daniela Sgroi ha evidenziato le difficoltà incontrate in due anni di pandemia, con moltissime prestazioni arretrate o cancellate, che potranno essere recuperate grazie all’impegno della Regione Lazio, un milione di euro destinati al potenziamento degli organici e all’ampliamento degli orari di attività. Con un pensiero all’offerta di specialità geriatriche da potenziare, in relazione alle evidenze epidemiologiche locali, in un quadrante che gode comunque di un consultorio familiare, servizio deputato alla prevenzione e due “ambufest”, ovvero ambulatori aperti dalle 10 alle 19 il sabato, la domenica, nei giorni festivi e prefestivi con accesso diretto, a Ponte Galeria e a Ostia Lido.     

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