Covid, nuovo numero verde 800.118.800, sede Anagnina

L’emergenza porta bene ai progetti immobiliari della Regione Lazio. Saranno trasferiti entro breve in via Anagnina 221, nell’immenso complesso già sede italiana della Ericcson – multinazionale svedese di comunicazioni e infrastrutture Ict – uffici e centrale operativa di gestione del numero verde anti Covid 800.118.800. Lo stabilisce la delibera della giunta regionale numero 822 del 10 novembre 2020 “Potenziamento del Numero Verde Regionale 800118800 emergenza Covid-19 e implementazione delle sue attività: apertura temporanea di una nuova sede”. Si stempera così un annoso conflitto, insorto quando il presidente del Lazio Nicola Zingaretti dichiarò di voler accorpare quattro sedi degli uffici regionali in un unico edificio, con un notevole risparmio sugli affitti passivi. L’annuncio, divenuto ufficiale nel 2018, destò subito numerose perplessità tra lavoratori e dirigenti regionali, tanto da indurre i sindacati Direr e Usb a presentare ricorso al Tar inesorabilmente respinto. A togliere le castagne dal fuoco le necessità imposte dalla pandemia, per cui si è deciso di trasferire, ancorché in via temporanea, le attività legate al potenziamento della risposta sanitaria ai cittadini alle prese con il coronavirus. L’edificio, preso in affitto dalla Release SpA, società nata nel 2009 come costola del gruppo Banco Bpm, un tempo aveva ospitato la gloriosa Fatme, fabbrica di componenti telefoniche e grandi battaglie operaie, poi assorbita dalla svedese Ericcson. Uno storico stabilimento che si trova a 4 chilometri dal capolinea della metro A, vicino un noto polo svedese per la vendita di arredamenti e, secondo i dipendenti, sarebbe ubicato in “sede disagiata”. Tale soluzione è arrivata insieme alla necessità “di assicurare un supporto informativo” ai cittadini del Lazio e “garantire una presa in carico dei pazienti Covid” curati a domicilio o presso gli alberghi reclutati in appoggio ai malati non gravi. Sulla base del contratto di locazione stipulato il 15 maggio 2020 dopo regolare procedura di gara, constatata “la situazione emergenziale in corso”, si è proceduto a “dare avvio alla fase di realizzazione del nuovo polo regionale ‘Camporomano’”, località prescelta lì dove la città finisce. In seguito, si dovrebbe procedere alla contestuale chiusura delle attuali sedi romane dell’Eur e di Ostiense “in locazione passiva”. Per il momento però, soltanto gli addetti al numero verde, gestito dall’Ares 118 andranno in avanscoperta, in attesa di “ammansire” i riluttanti dipendenti degli assessorati. Per la Regione, può essere un primo passo verso un risparmio di risorse pari a più di 9 milioni annui, scartata l’ipotesi di utilizzare il complesso dell’ospedale Forlanini, di cui i cittadini chiedono con forza la riapertura con la destinazione a servizi sanitari, specie in tempo di Covid e di malati che non trovano il posto letto.     

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