Croce rossa, è mobilitazione permanente
Manifestazione nazionale l’11 maggio al ministero della Salute. Attivo sindacale il 25 con i delegati.
È iniziata il 30 aprile in tutte le regioni, la mobilitazione permanente dei lavoratori della Croce rossa italiana, ente in trasformazione in seguito al decreto legislativo di riordino 178 del 2012 che stabilisce per la Cri la natura giuridica di associazione di diritto privato, disciplinata dalle norme del codice civile. Un’organizzazione diversa quindi per i comitati locali e provinciali a cui i dipendenti, i volontari e i sindacati di categoria si oppongono, rivendicando “un percorso partecipato verso una vera riorganizzazione dell’ente”. Le proteste, promosse da Cgil, Cisl e Uil del comparto pubblico, stanno interessando le prefetture dei capoluoghi di regione e mirano a ottenere un confronto con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, per proporre modifiche al decreto e operare quello che, per i sindacati, sarebbe il “vero riordino dell’ente che garantisca il mantenimento di servizi erogati e salvaguardi posti di lavoro e retribuzioni dei lavoratori”. In particolare, i rappresentanti sindacali fanno leva sui “servizi importanti che la Croce rossa offre al Paese: “si rischia di disperdere un patrimonio di capacità e competenze che fino ad oggi – dicono all’unisono Cgil, Cisl e Uil – hanno garantito servizi qualificati, affidabili, in linea con i bisogni essenziali dei cittadini”. Si mira, nella vertenza, a individuare nuove funzioni da mantenere pubbliche senza penalizzare troppo gli organici, i salari e l’offerta di prestazioni “ponendo i lavoratori in una condizione di incertezza sulle prospettive professionali. Ben venga una struttura più snella – continuano i lavoratori – coerente con le sue finalità senza gioco al ribasso”. Intanto va avanti la raccolta di firme iniziata il 4 maggio e si scaldano i motori per la manifestazione dell’11, davanti al ministero della Salute, se in questo lasso di tempo non interverranno novità dal dicastero di lungotevere Ripa.