Cto, si spera nell’accordo con l’Inail
Il Cto deve riacquisire il ruolo di polo specialistico traumatologico con tutte le specialità medico-chirurgiche afferenti, come un tempo. Ė unanime la richiesta di cittadini e operatori per riportare all’antica tradizione di eccellenza l’ospedale romano della Garbatella, fortemente penalizzato da tagli, chiusure, riduzione dei servizi che vanno avanti almeno da un decennio. Se le drastiche riduzioni di prestazioni previste dall’ex commissario alla Sanità del Lazio Enrico Bondi sono congelate, non è però cessato lo scetticismo dei cittadini, molti dei quali ritengono che l’ospedale sia chiuso. Invece no. La struttura, amministrata dalla Asl Roma C funziona a pieno ritmo, seppure con alcune privazioni e variazione di numeri un tempo importanti, a cominciare dagli accessi in pronto soccorso per finire ai ricoveri e agli interventi. Bisognosi di assistenza immediata per un trauma domestico, siamo entrati in un pomeriggio di febbraio nella sala d’attesa del pronto soccorso: organizzazione, pulizia, efficienza, tempi di attesa ragionevoli. Un quadro positivo, accompagnato da un vago timore, stemperatosi rispetto ai mesi scorsi ma sempre vivo però tra gli operatori, la minaccia di chiusura. Ora la patata bollente passa alla nuova giunta regionale che dovrà tener conto delle esigenze dei residenti, delle richieste degli operatori e delle possibilità economiche della Regione Lazio. Questo è il punto più delicato ma potrebbe riprendere quota l’accordo con l’Inail, le cui trattative furono interrotte alcuni mesi fa, quando tutto sembrava già deciso. Molti operatori sollecitano la realizzazione di un progetto complessivo, in linea con le richieste assistenziali legate alla ortoneurotraumatologia ospedaliera e ambulatoriale che potrebbe fare del nosocomio il centro di riferimento della specialità per tutto il Lazio. L’Inail, da parte sua, sembra disponibile a riaprire la trattativa rientrando a pieno titolo nella struttura, un tempo afferente proprio a questo ente, promuovendo l’ospedale della Garbatella a centro di ricerca clinica.