Cup sanità Lazio: vince in velocità
Risposte in poco più di due minuti. Approvato il decreto blocca liste di attesa
Cup Lazio: il centralino sanitario più efficiente d’Italia. Il risultato emerge dalla periodica rilevazione che l’associazione Cittadinanzattiva effettua per monitorare le liste di attesa, che rivela numerose criticità, specie per quanto attiene ai portali online regionali. Si evidenziano infatti dati difformi e non sempre aggiornati e, se per l’offerta di prestazioni in relazione ai codici di priorità, va male al Nord Italia come al Sud con qualche sorpresa, per i tempi di risposta dei Cup c’è una buona notizia per il Lazio. Per parlare con l’operatore che fissa appuntamenti, il miglior risultato va al centro di prenotazioni della regione Lazio, con soli 2 minuti e 15 secondi di attesa; a seguire i Cup di Lombardia, Puglia, Sardegna, Campania e Basilicata, con un’attesa massima sempre inferiore ai 3 minuti. Nelle altre regioni invece il tempo di attesa varia dai 3 minuti e 20 secondi dell’Ulss 4 del Veneto, fino ad arrivare agli oltre 18 minuti registrati per l’Asl di Genova. Impossibile, sebbene siano stati messi a punto diversi tentativi, parlare con gli operatori dei centri di prenotazione della Usl Toscana Centro, di Valle d’Aosta e del Friuli. La rilevazione di Cittadinanzattiva viene diffusa il 24 luglio, momento topico per la sanità. Proprio in questa giornata, è stato approvato, con 171 voti favorevoli e 122 contrari, il decreto-legge per abbattere i tempi delle liste di attesa che, attraverso misure innovative, dovrebbe assicurare ai cittadini un tempestivo accesso alle prestazioni. Punto cardine del provvedimento, l’inserimento in agenda di prestazioni accessibili nel pubblico e nel privato convenzionato, con la possibilità di intervento da parte del ministero della Salute, qualora le Regioni si mostrino inadempienti nei controlli sulle Asl, la cui facoltà rimane in capo a tali enti. Una buona notizia anche per gli operatori sanitari, per cui dal 2025 sarà abolito il tetto di spesa per le assunzioni, attivato per la prima volta nel 2004 e mai messo in discussione, creando particolari difficoltà nelle politiche concorsuali di Asl e ospedali.