Protezione della vista, un tema fondamentale di salute pubblica. La quasi totalità delle malattie visive anche gravi, può essere curata o arginata grazie a una visita oculistica e una diagnosi precoce. Con tale intento, nel 2022 è nata la  Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, che si pone il traguardo della eradicazione dei difetti visivi nell’arco di una generazione, fissando un termine preciso: il 2050. Lo ha dichiarato il presidente Leonardo Maria Del Vecchio, che batte fortissimamente sul tasto del superamento della fragilità sociale, muovendosi per l’inclusione delle classi più deboli a tutto tondo. In tale solco si inseriscono gli eventi organizzati nelle periferie disagiate del nostro Paese – nell’ambito della iniziativa “Giornate della Vista” – il primo realizzato nello scorso mese di maggio nella periferia ovest di Roma e andato avanti per otto settimane, con visite oculistiche gratuite a 50 persone ogni mattina e l’omaggio di occhiali da vista per residenti fragili, individuati dalle associazioni che hanno collaborano all’evento. “Ci vediamo a Corviale” ha riscosso grande successo e ha avviato un percorso che vedrà la prossima tappa nel 2024 a Napoli. “Ci vediamo a Scampia” replicherà gli interventi di prevenzione e cura per soggetti con difetti visivi e la presa in carico dei più fragili, in uno dei quartieri più problematici d’Italia, proponendo il modello di inclusione sociale promosso dalla Fondazione, in collaborazione con il dipartimento di Oftalmologia dell’Università Federico II e l’associazione Airo Onlus. Le iniziative della Fondazione non si esauriscono solo in tali eventi: il 5 ottobre alla Camera dei deputati, è stato presentato il corposo e analitico studio “Vedere meglio, vivere meglio, tutti”, curato dall’oftalmologo Filippo Cruciani, componente del comitato scientifico di ExilorLuxottica e dedicato alla relazione tra fragilità sociale e difetti visivi non corretti in Italia. Nel corso dell’evento, patrocinato dalla Regione Lazio e svoltosi alla presenza del presidente della Camera Lorenzo Fontana, sono stati presentati i dati Istat relativi alla salute visiva, con particolare riferimento alle categorie sociali economicamente più svantaggiate e il quadro è sconfortante. Dallo studio è emerso che l’1,9% degli intervistati lamenta importanti e gravi deficit della vista, e il 16,7% moderate difficoltà e menomazioni visive con variabili legati all’età, al genere e alla distribuzione geografica. La ricerca ha inoltre dimostrato la forte relazione tra fragilità sociale e difetti visivi non corretti, con conseguenti difficoltà di inclusione. Dallo studio emerge che il numero di persone con limitazioni della vista in difficoltà economica sono all’incirca 907 mila in tutta Italia, dei quali 91 mila hanno limitazioni gravi della vista. Più di un terzo di essi si concentra nel Sud Italia (332 mila), dove si registra anche il numero più elevato di persone in povertà assoluta. Di queste, dei circa 96 mila senzatetto rilevati dall’ultimo censimento Istat, si stima che il 13,8% abbia difetti visivi. Vista sana come diritto umano fondamentale, considerato che i problemi di vista non corretti colpiscono ancora oggi 2,7 miliardi di persone in tutto il mondo, il 90% delle quali vive in comunità in via di sviluppo. E l’opera di Fondazioni come OneSight EssilorLuxottica, può attivare un circolo virtuoso in aiuto a quella parte di umanità più fragile che mai potrebbe accedere alle cure. (Agenpress)

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