Cure dentali per tutti sognando un grande polo

dentistaIl Policlinico Umberto I dal 6 marzo si arricchisce di una struttura in più: il polo odontoiatrico pubblico più grande d’Italia, diretto da Antonella Polimeni, in grado di attrarre pazienti da una vasta area del Paese e oltre. Una vera clinica, distribuita su tre piani, con 65 postazioni, un reparto dedicato ai bambini completo di animazione e percorsi dedicati per bimbi autistici. Le specialità: endodonzia per la conservazione di denti altrimenti destinati all’estrazione, chirurgia orale con sezioni dedicate a cardiopatici e diabetici, poi la chirurgia conservativa e la correzione delle malformazioni, un reparto odontotecnico e un reparto protesi, con tanto di day hospital a sei posti letto, per pazienti bisognosi di particolari tipi di anestesia. La storia della clinica odontoiatrica dell’ospedale di Roma per antonomasia inizia da lontano. Era il 1935 quando fu inaugurata la scuola e il 1939 quando il reparto spiccò il volo, sotto la direzione di Andrea Benagiano, “migrato” dal dirimpettaio “George Eastman”, altra perla universalmente nota per le patologie dentali, con cui la rivalità per la supremazia non si è mai sopita. “Il nostro desiderio è accorpare l’Eastman – ha infatti dichiarato il direttore generale del Policlinico Domenico Alessio – per creare il polo odontoiatrico più importante a livello internazionale”. Un progetto ambizioso che non stupisce, considerata l’attenzione del manager per servizi che avvicinano l’ospedale al territorio. La consegna dei nuovi locali ristrutturati infatti, avviene a due anni esatti da una precedente inaugurazione. In quel caso lo stesso Alessio inaugurò l’ambulatorio odontoiatrico dell’azienda ospedaliera San Filippo Neri da lui allora diretta, con sede nel presidio Sant’Andrea di via Cassia – da non confondere con l’omonimo ospedale di via Grottarossa – e, come quello dell’Umberto I, interamente convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Importante l’investimento per l’opera attuale. Partito nel 2008, il cantiere, con l’iniziale destinazione di 2 milioni di euro per ristrutturare l’intero reparto, negli ultimi 4 mesi ha avuto un’accelerazione e con 500 mila euro si è potuto provvedere al restyling e agli arredi dell’ambulatorio

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