Curiamo la sanità malata di corruzione

cantoneGiornata nazionale il 6 aprile. Convegno a Roma e presidi in Asl e ospedali di tutta Italia

Tra gli innumerevoli eventi dedicati a patologie e temi legati alla salute c’è anche la “Giornata nazionale contro la corruzione in sanità”. Giovedì 6 aprile cittadini, esperti, rappresentanti delle istituzioni si confronteranno sulla ‘governance’ e la trasparenza, proponendo rimedi e correttivi su una piaga endemica che, oltre ad altissimi costi e sprechi in materia di assistenza genera significativi danni in termini di perdita di salute e di fiducia nel sistema da parte della collettività. Promossa dall’Ispe – Istituto per la promozione dell’Etica in sanità –  la giornata, attraverso i contributi di numerosi oratori, tra cui il ministro per la Semplificazione e la Pubblica amministrazione Marianna Madia, la titolare del dicastero della Salute Beatrice Lorenzin e Raffaele Cantone a capo dell’Autorità anticorruzione, vedrà l’illustrazione del progetto “Curiamo la corruzione” che l’istituto, dal 2012 anno della sua nascita, sta perseguendo con tenacia. Si stima che il costo di tale piaga si attesti in 5,6 miliardi pari al 5 per cento della spesa sanitaria pubblica ma avere rilevazioni dettagliate sulle voci di maggiore influenza corruttiva non è semplice. Nel 2012 fu un impietoso rapporto della Corte dei conti a sollevare l’allarme e in molti si interrogano sulle motivazioni che spingono corrotti e corruttori a ‘investire’ proprio nella sanità. In primo luogo si tratta di un settore ricco, nonostante le continue restrizioni poste dai vari governi. Un settore in cui la complessità dell’organizzazione, complice l’esasperato regionalismo, favorisce i mille rivoli del potere decisionale, la discrezionalità delle amministrazioni, la difficoltà nel reperire informazioni, detenute dalle ‘stanze dei bottoni’ o ‘cabine di regia’, i veri cerchi magici del sistema. Nella casistica esaminata, gli schemi criminali sono ricorrenti: il malaffare prolifera con gli appali al massimo ribasso, la gestione delle liste di attesa, le convenzioni ai privati, la farmaceutica e l’intramoenia. è il settore della fornitura di beni e servizi il più inflazionato in termini di frode e, a tutt’oggi, si contano sulla punta delle dita le aziende che si dotano di un efficace sistema di controlli. Il 6 aprile quindi appuntamento a Roma, al Tempio di Adriano, dalle 9 alle 14 “in difesa dei valori universalistici costituzionali del nostro Servizio sanitario”.

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