Dal carcere alle Rems, storie di vita e di dolore
Quattro anni alla scoperta del dolore. Questa è l’esperienza di Alessandro Capriccioli, consigliere regionale del Lazio di +Europa, che ha impiegato questo tempo recandosi in oltre 40 strutture, tra istituti penitenziari, Rems – residenze per l’applicazione delle misure di sicurezza, che dal 2012 hanno sostituito gli Ospedali psichiatrici giudiziari e nel Centro di permanenza per i rimpatri di Ponte Galeria. “Un viaggio – sottolinea il consigliere – che mi ha consentito di scoprire un mondo che è completamente estraneo agli occhi della stragrande maggioranza delle persone”. Tale esperienza è narrata nel libro “Quattro anni di visite in carcere”, presentato il 6 agosto nel Parco della Rimembranza di Terracina, nell’ambito della rassegna letteraria organizzata dal Wwf del litorale del Lazio, in cui ad accompagnare l’autore c’era la collega in Consiglio regionale Gaia Pernarella, presidente M5s della commissione Cultura della Pisana che spiega: “Nel corso della mia esperienza consiliare ho condotto anche io delle visite ispettive all’interno delle carceri, toccando con mano questo mondo invisibile ma che è parte integrante della società: quello di Alessandro è un lavoro organico, che va in profondità ed è uno di quei volumi che mi sento di consigliare, che meritano di essere letti ed apprezzati”. Attraverso l’espediente diaristico, Capriccoli racconta le sue visite sia affrontando le problematiche e i grandi temi che lo caratterizzano, sia descrivendone gli aspetti più minuti, gli scampoli di vita quotidiana, il lessico, le abitudini. Non un volume tecnico, dunque, ma un racconto, che ha l’obiettivo di aprire le porte del carcere a chi in carcere non è mai stato, e che denuncia la sostanziale sterilità di uno strumento che in teoria avrebbe la finalità di “reinserire” nella società chi ne ha infranto le regole, ma nella pratica finisce per scavare un solco ancora più profondo tra la comunità dei “buoni” e quella dei “cattivi”.