Dall’etica all’emergenza, la sanità cresce con la cooperazione
Il programma di Sanit è entrato nel vivo ieri con l’affollatissimo convegno organizzato da Federlazio “Etica e salute: la persona al centro del sistema” moderato da Michele Mirabella, cui hanno presenziato, tra gli altri, Enzo Colaiacomo, Presidente dell’Associazione di imprenditori privati della salute, Enrico Garaci, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e Gabriella Guasticchi, Direttore Generale Agenzia di Sanità pubblica del Lazio. Molti consensi ha riscosso l’intervento del senatore Cesare Cursi, responsabile nazionale Salute e Affari Sociali del PDL mentre numerosi relatori e intervenuti hanno posto l’accento sulla necessità di ricondurre l’organizzazione della salute a valori umani che spostino l’accento da una gestione troppo concentrata sull’aspetto economico a una gestione che tenga conto in primo luogo della persona.
Di un tema sociale a forte impatto emotivo si è occupato il convegno per la prevenzione del disagio e del suicido in adolescenza, volto non solo a individuare i casi di suicidio in questa delicata fase evolutiva ma capace di prevenire la strutturazione di patologie psichiatriche e il rischio di suicidio in età adulta.
Lo scottante tema dell’emergenza/urgenza è stato trattato invece nel seminario organizzato dalla Società italiana Medicina di urgenza (Simeu) Lazio, in collaborazione con l’Ares 118. I rappresentanti dell’associazione professionale hanno sottolineato il progressivo peggioramento del fenomeno del sovraffollamento con conseguenze sempre più gravi sia per gli utenti che per gli operatori sanitari. Il problema – ha spiegato il segretario regionale Simeu Giulio Maria Ricciuto – non riguarda gli accessi, che rispetto a periodi come il Giubileo del 2000 sono diminuiti. Mancano i posti letto e ci troviamo in una situazione di carenza di organico drammatica, privi di risorse umane e strumentali atte ad adeguare l’offerta sanitaria al fabbisogno dei pazienti.
Nell’incontro organizzato il 15 mattina, i rappresentanti della Federazione Sanità di Confcooperative, hanno ribadito che “la crescita del settore è strettamente legata a strumenti e valori quali il coordinamento, la continuità e la centralità” che per il presidente Giuseppe Milanese rappresentano “le cosiddette tre C della cooperazione”.